Tutino incanta Salerno, pronto il suo sbarco nella serie A

I suoi gol hanno già fruttato 12 punti. Ma è la sua dimensione da leader che ha esaltato Castori  

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È la sua stagione migliore. Con 10 gol ha già eguagliato il record personale di reti in campionato fatto registrare col Cosenza nel torneo cadetto 2018/2019. E mancano ancora 14 partite. Gennaro Tutino è nella scia dei migliori marcatori nella storia della Salernitana e punta, avendo un contratto fino al 2024 con obbligo di riscatto dal Napoli a fine stagione, ad entrare nella top ten dei bomber granata, guidata da Giovanni Pisano con 60 reti in 125 partite tra il 1992 ed il 1997.  

 

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BOMBER. La hall of fame dei marcatori della Salernitana brulica di nomi importanti, anche oltre la top ten. Come quello di Vincenzo Margiotta, protagonista della prima promozione in A nel 1947 con Gipo Viani in panchina (53 reti in campionato in 87 partite tra il 1941 ed il 1948); di Antonio Valese (51 reti in 156 gare tra il 1933 ed al 1947); di Silvio Finotto (46 gol tra il 1931 e il 1936); di Giovanni Zaccaro (43 gol tra il 1980 ed il 1985); di Lidio Massagrande, bomber degli Anni Cinquanta (42 reti tra il 1952 e il 1958); di David Di Michele, uno dei calciatori della formazione che prese parte al campionato di serie A 98/99 (40 gol in 92 partite tra il 1998 ed il 2002); di Arturo Di Napoli, artefice del ritorno in B con la gestione Lombardi (34 gol tra il 2007 e il 2009); e di Marco Di Vaio, che trascinò i campani in A nel 1997 (21 reti) e segnò 12 gol in serie A l’anno dopo. Ma da queste parti hanno giocato anche un certo Pierino Prati, che con i suoi dieci gol (ma rimase fuori per quattro mesi a causa di un grave infortunio) contribuì in modo determinante alla promozione in B della Salernitana di Tom Rosati nel 1966; l’inarrestabile Mauro Pantani, che di gol ne segnò 25 tra il 1970 ed il 1972. Senza dimenticare Giorgetti e Miconi (35 reti a testa) e Massimo Coda (33 gol, come Di Vaio). Una curiosità (fonte Giovanni Vitale): la Salernitana ha beneficiato nella sua storia di 71 autoreti.

MATURITÀ. Inevitabili gli accostamenti. C’è chi rivede in Gennaro Tutino i movimenti di “re David” Di Michele, e chi, invece, ritrova il fiuto del gol di Pisano e Di Vaio. Una cosa è certa: Tutino è un attaccante completo, ormai nel pieno della sua maturità. Con i suoi gol ha dato già 12 punti alla Salernitana. Ed i numeri sono tutti dalla sua parte: 6 assist, più di due tiri nello specchio a partita, il 32% dei duelli aerei vinti nei novanta minuti, il 49% dei dribbling gli riescono, abile nell’impostazione del gioco offensivo (il 47% delle sue giocate vanno a buon fine) e nel contropiede (42% di efficacia). Insomma, un uomo squadra, che ha avuto un fisiologico appannamento un mese fa, è rimasto in panchina per un paio di partite e poi è tornato alla grande.

INVESTIMENTO. Su di lui la Salernitana ha investito tanto, portando a termine, la scorsa estate, un’operazione potenzialmente molto onerosa. Al verificarsi di due condizioni (promozione in A e 15 gol) il club granata ha, infatti, un obbligo di riscatto fissato a 5 milioni e il Napoli il controriscatto con 500 mila euro in più. In ogni caso, non trascurando il cospicuo ingaggio, per riscattare il calciatore ci vorrà una cifra importante.

A cura di Franco Esposito (CdS)

 

 

 

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