Diritti tv, è caos: la serie A si spacca e non trova l’intesa

Gravina: «La Serie A in due anni ha subito 700 milioni di perdite»

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In Lega Calcio non è mai nulla come sembra. Il boicottaggio di Bologna, Crotone, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Benevento, Spezia, Torino e Roma ha rinviato la decisione: una mossa studiata per provare a convincere De Laurentiis, Agnelli, Lotito e gli altri a fare marcia indietro sul veto alla costituzione della nuova media company.  Il risultato che in Lega non sono capaci di trovare una intesa. E così anche Sky e Dazn dovranno attendere ancora, visto che le uniche offerte erano le loro. La serie A è davvero a pezzi. E lo stallo rischia di avere anche delle ripercussioni nel voto di lunedì alla presidenza della Figc: trenta giorni fa in 18 club firmarono per Gravina, ma sarà ancora così o Sibilia in queste ore ha recuperato qualcosa in simile marasma? Un blocco di sette società, e il Napoli, la Juventus, l’Inter e la Lazio sono tra questi, spinge per chiudere e in fretta la partita dei diritti tv che vorrebbero fossero assegnati a Dazn che offre diverse centinaia di milioni in più rispetto a Sky. Ma il resto del mondo del calcio ha quasi un legame d’affetto con Sky (che peraltro prepara un rilancio), visto quello che ha pagato per la serie A in questi ultimi anni. In ogni caso, l’assemblea saltata è il segnale che l’intesa è ancora lontana. Anzi lontanissima.  Il presidente Dal Pino spiega: «Spiace riscontrare una differenza di vedute tra i club in un momento così importante. Soprattutto dopo che per mesi siamo riusciti a collaborare con successo».

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Il Mattino
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