Paganin: “Momento difficile per il Napoli, i problemi vanno affrontati diversamente”
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Massimo Paganin, ex calciatore dell’Inter: “Mondiale per club? Non so se l’esito sia così scontato. Il Bayern ha giocato tantissime partite come tutti i club europei. Sono due stagioni compresse, anche se non ci rendiamo conto. I calciatori da maggio non si sono praticamente fermati un attimo. Non c’è stata pausa. Il Bayern ha fatto un viaggio incredibile. Il Tigres è una squadra che ha eliminato il Palmeiras e il calcio messicano sta crescendo. Non credo sarà così facile per il Bayern. Juventus-Inter? Direi 50 e 50. L’Inter sta bene e dal punto di vista fisico e dal punto di vista tattico. A mio modo di vedere le chance di passaggio del turno ci sono. Per l’Inter è un esame. La Juventus ha vinto gli ultimi 9 scudetti. La Juve è una squadra che ha grande profondità di rosa e una grande qualità all’interno dell’ossatura della squadra e della mentalità. Sono curioso di vedere se l’Inter è riuscita a colmare il gap. Atalanta-Napoli? Pessina sta facendo bene, ma non è Gomez. È chiaro che deve cercarsi di ricostruire da qualche parte. Può avere qualche difficoltà l’Atalanta, lo sta dimostrando in campionato, ma tutte sono lì. Le prime sette quelle sono e quelle rimangono a mio modo di vedere. Sono partite molto importanti per la crescita della squadra. È un momento difficile per gli azzurri. Il Napoli è sesto in classifica e dovrà cercare di scalare la classifica. Per me ha la possibilità di crescere considerato che ha una partita in meno. I problemi andrebbero affrontati in maniera diversa, non ingigantendoli. C’è tutto un modo da riuscire a conquistare. La tranquillità è quella che deve essere trasferiti alla squadra per poter ottenere risultati importanti! Le squadre in fondo alla classifica palleggiano? Le squadre di bassa classifica è chiaro che dovrebbero evitare di portare gli avversari nella propria area di rigore. Spesso la partenza dal basso crea più difficoltà che vantaggi. Le squadre di alta classifica, hanno giocatori di grande livello dal punto di vista tecnico e quindi possono partire più facilmente ripartire dal basso. È chiaro che il calcio si è evoluto rispetto a qualche anno fa. Ci dovrebbe essere un giusto compromesso, cercando di capire quando è necessario tenere lontano la palla. Molto, però, dipende da quello che viene chiesto dall’allenatore”.