Ieri la giornata è andata così. Rino Gattuso analizza i dati, De Laurentiis non si è fatto sentire. Il presidente conosce il proprio carattere e sa che, in certi momenti, quando è avvelenato come lo è in queste ore, può davvero essere capace di scavare un solco profondo, anche nei rapporti. La classifica non fa strappare i capelli, ma gli alti e i (troppi) bassi di sicuro non sono graditi al patron. E neanche a Gattuso, che, ovvio, non molla. Sa dell’ hashtag #gattusoout sui social perché è il figlio che gliene parla. Non resta indifferente alle critiche della stampa, non gli scivolano addosso. Ha personalmente guidato la seduta di allenamento di quelli che hanno giocato poco o non hanno giocato per nulla al Bentegodi. Ha parlato a lungo con il dottor Canonico per capire come stanno Osimhen e di Mertens, nessun discorso particolare ai calciatori che hanno l’umore a pezzi ed è questo un altro aspetto preoccupante. Come il loro silenzio. Inutile fare processi. Gli errori sono talmente evidenti che non c’è bisogno di stare lì a sottolinearli subito. La prima vera riunione post-Verona è prevista per oggi.
Il Mattino