Spogliatoio muto e volti cupi sul bus che porta all’aeroporto. Giuntoli ha provato a tirarli su

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Sul bus che porta in aeroporto, i volti sono ancora cupi. Nessuno scherza, nessuno reagisce. Il ds Giuntoli prova a rincuorare tutti ma la squadra ha capito che il 3-1 in una Verona fatale anche per loro, non sarà semplice da mandare giù. «I nostri obiettivi non cambiano, abbiamo perso ma questo non significa che torniamo da Verona con altri obiettivi», dice Petagna parlando a Sky. Ancora una volta è l’ex Spal che mette il suo faccione davanti ai microfoni proprio come ha fatto dopo la sconfitta con la Juventus di mercoledì. Del resto la stagione è tutta una saliscendi per quasi tutti, di rendimento e di emozioni, quindi sperare è nell’ordine delle cose. Il punto più basso è stato toccato ieri, c’è poco da fare, ed è fin troppo logico, e umano, che l’ambiente azzurro viva questa sconfitta come una frustata all’orgoglio. De Laurentiis ha visto la gara a Roma. Ed è rimasto anche lui deluso. Ma il progetto di rinnovo del contratto di Gattuso va avanti senza intoppi. Senza ripensamenti. Nulla verrà fatto in questa settimana di mercato: inutile attendere innesti. Llorente da oggi dovrebbe finire all’Udinese, ceduto a titolo gratuito. In uscita anche Malcuit ma bisogna attendere le ultime ore del mercato. Giuntoli e il patron del Verona Setti sono stati a colloquio, ma per Zaccagni se ne parla in estate. Così come per Barak: è dai tempi dell’Udinese che il Napoli lo segue.  P. Taormina (Il Mattino)

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