I giocatori più famosi che hanno giocato con Verona e Napoli
La rivalità tra Verona e Napoli è, senza ombra di dubbio, una delle più sentite in tutto il campionato italiano. A dispetto di quello che potrebbero pensare in molti, infatti, questa gara è vissuta proprio come un derby, per non parlare dei numerosi ex che hanno vestito entrambe le maglie.
Si tratta di una partita che è sempre accompagnata da un carico di tensioni extra campo notevole, come ben sanno anche tutti gli appassionati di scommesse sul calcio. Scommettere su queste partite non è mai facile, dato che i pronostici sono ancora più incerti del solito. Fondamentale, in ogni caso, avere un conto di gioco e puntare in uno dei migliori siti di scommesse sportive online che operano regolarmente sul mercato italiano.
Claudio Garella, il portiere “senza mani”
Fu l’Avvocato Gianni Agnelli a ribattezzarlo il miglior portiere senza mani. Una definizione che lo riempì d’orgoglio, anche perché, in effetti, queste battute Agnelli non le dedicava a tutti. Stiamo parlando di Claudio Garella, portiere grande ex sia del Napoli che del Verona, che visse le due annate più indimenticabili per entrambe le squadre.
Scudetto nel 1985 con il Verona e poi anche con il Napoli di Diego Armando Maradona. Un’impresa, quella portata a termine con la compagine veronese, che fu incredibile, proprio perché nessuno si sarebbe mai aspettato qualcosa di simile. Di fiducia tra i giocatori ce n’era, ma nemmeno l’allenatore Bagnoli avrebbe mai pensato, probabilmente, di raggiungere quel traguardo. Poi l’esperienza al Napoli, voluta proprio per giocare con Maradona, con una gioia incredibile al San Paolo dopo il fischio finale della partita che sancì la vittoria del tricolore.
Fabio Pecchia, uno dei pupilli di Marcello Lippi
Da giocatore del Napoli fino ad allenare il Verona, Fabio Pecchia si può considerare senz’altro uno dei grandi ex di questa sfida. Correva l’anno 1993 quando l’ex centrocampista è stato acquistato dalla compagine partenopea, poco dopo che il Parma si era aggiudicato il suo cartellino dall’Avellino.
Con la maglia azzurra gioca per quattro anni, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti, dotato di grande tecnica, in Italia, nonché uno dei pupilli di mister Marcello Lippi. E, tra l’altro, compiuti i 24 anni, segue proprio l’allenatore viareggino, accasandosi alla Juventus, con un’operazione che fece bene alle casse della società azzurra.
Il ritorno al Napoli avvenne nel 2000, ma Pecchia ci rimase solo per una stagione, proprio nell’annata della retrocessione in B. Tredici anni dopo, dopo aver già cominciato ad allenare, arriva la chiamata proprio della società azzurra come vice in panchina al fianco di Rafa Benitez. Pecchia resterà con il tecnico spagnolo fino all’addio di quest’ultimo in direzione Newcastle. Pecchia, invece, passa sulla panchina proprio del Verona.
Gli altri ex: Ferdinando Coppola e Jorginho
Un altro ex famoso è sicuramente Ferdinando Coppola, portiere che tra l’altro ha giocato in maglia azzurra proprio insieme a Fabio Pecchia. Da giocatore è riuscito ad affermarsi titolare con la compagine partenopea nel 2000 nella serie cadetta, riuscendo a mantenere la titolarità al ritorno in Serie A guidato in panchina da Zeman. E con Pecchia si ritrova sulla panchina del Verona, da vice però.Quando il Verona si è ritrovato in Lega Pro, è riuscito a riemergere grazie a dei colpi di mercato, soprattutto in prospettiva, molto interessanti. Si tratta soprattutto di giovani che stanno crescendo sempre di più, come ad esempio l’italo-brasiliano Jorginho, che stupisce un po’ tutti nel corso della prima stagione in Serie A. Sono sufficienti poche partite per notare l’affermazione di questo centrocampista e se ne accorgono anche i dirigenti partenopei, che portano al Verona la classica offerta irrinunciabile. Jorginho, poi, riuscirà a sfondare anche in Nazionale, diventando un punto fisso del centrocampo azzurro.