S. Campoccia (vice pres. Udinese): “Lasagna al Napoli? Difficile. Domenica vedremo i sorci verdi”
Domenica alla “Dacia Arena”, fischio d’inizio alle ore 15,00, l’Udinese affronterà il Napoli per la diciassettesima giornata. A Radio Marte, nel corso di “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto il vice presidente dei friulani Stefano Campoccia. “Tolta l’infermeria e la crisi COVID-19, direi bene. Partendo dai postumi di Mandragora, poi Jajalo, Nuytinck, Pussetto e Deulofeu e Okaka, più vantaggio di così al Napoli non potevamo andare. Pussetto? Mi ero illuso di averlo visto in campo subito dopo. Ha peggiorato la situazione tornare a giocare? Non credo, era molto vicino alla fine del primo tempo. Qualche volta accade perché il crociato è più doloroso, lui invece si è alzato subito, pensavo al menisco. Non ci voleva, anche lui giocava molto bene. Okaka aveva cominciato a segnare, Deulofeu ha un tasso tecnico da pilastro della squadra ma tornava da un lungo infortunio. Quest’anno siamo ambiziosi ma in questo momento dobbiamo fare di necessità virtù, non ci aspettavamo di stare nella parte destra della classifica.
Quest’anno le neopromosse sono signore neopromosse, noi abbiamo capito quanto lo Spezia sia una squadra di livello, così come le altre società. Magari le squadre arrivano per difendersi e poi quando inizi ad attaccare se la Dea Bendata non ti aiuta e loro ottimizzano…Battere il Napoli? La squadra ha un valore tecnico, il mister è maniacale e ora il giusto atteggiamento è quello di essere rispettoso della differente potenzialità. Dobbiamo far male sulle ripartenze.
Gotti? Ho una stima particolare per lui, ha un valore aggiunto dentro. E’ più furbo che santo: forse si è posto con sé stesso e con la società in maniera migliore e ha scaricato la tensione sulle aspettative del club. Ha avuto un percorso di esperienza e come primo mister era complessa. Mercato con il Napoli per De Paul e Samir? Dobbiamo tutti guardare al cielo e farla finita con il COVID-19, dobbiamo tornare alla normalità. Il calcio soffre, anche le società più virtuose si trovano in una situazione difficilissima. Ci sono complicazioni di liquidità e patrimonialità, la risposta quindi è legata a questa schifezza che pare si stia divertendo a non andare via. L’Udinese ha una buona vetrina e qualità ma anche chiarezza sui valori. Arriverà il momento di rinverdire il rapporto di mercato con il Napoli. Lasagna? In questo momento ci teniamo stretta la nostra rosa, siamo ancora ambiziosi nonostante le magagne. Pensare di perdere pezzi per strada non è nelle nostre corde. In questo momento bisogna stare sempre alla finestra ma la stagione e la rosa sono queste. Se arrivassero proposte interessanti le valuteremmo, la rosa è molto ricca sia in attacco che in centrocampo. A gennaio non credo che il Napoli andrà su Lasagna, sa come noi ragioniamo. Cerchiamo di evitare a stagione in corso, questo fa parte di un rigore. Petagna per Lasagna idea del passato? I presidenti si parlano sempre, da me non arrivano le interlocuzioni preliminari non arrivano. Se ci sono state chiacchierate non c’è stato niente che poi ha portato a ufficialità. Sentenza Juventus-Napoli? Questa è una delle concause per le quali rispetto al consiglio ho avuto un disappunto. Una di quelle vicende che nasce dalla complessità della situazione e dalla difficoltà di declinare in maniera puntuale la normativa straordinaria. C’è un conflitto evidente, se l’ASL prevale sul protocollo. E’ stato così anche per il problema degli stadi, un altro problema che il Governo dovrebbe prendere in considerazione. Una minima apertura potrebbe essere fatta. La sentenza comunque nasce da una diversa visione di prevalenza di provvedimenti rispetto ad altri. Che vinca il migliore domenica, sappiamo che il Napoli ci farà vedere i sorci verdi”.