Napoli – Real Sociedad, l’approfondimento di Antonio Pisciotta
Analizziamo alcuni movimenti
COSTRUZIONE DAL BASSO
Un Napoli che cerca sempre la costruzione dal basso, pur avendo di fronte una Real Sociedad che predilige il possesso ed il pressing, ed è seconda nella Liga Spagnola, con solo avanti l’Ateltico Madrid. La maggior parte delle azioni parte da Ospina, che in prima giocata cerca uno dei due mediani (Fig. 1), che a loro volta scaricano sempre palla a chi hanno di fronte (Fig. 2). Addirittura Koulibaly batte lui il fondo, per far giocare il portiere napoletano (Fig. 3), e se i mediano sono marcati allora la giocata è su Lozano, che cerca sempre l’appoggio dei mediani per crearsi lo spazio alle spalle del terzino spagnolo.
COSTRUZIONE ALTA
Per la costruzione alta, il Napoli si affida sempre allo scarico e palla al terzo uomo, per far muovere la difesa spagnola. Infatti Zielinski scarica per Koulibaly (Fig. 5), e quest’ultimo apre con un passante per Mario Rui (Fig. 6), che trova spazio grazie al taglio di Insigne per la profondità, ma il terzino napoletano cerca Mertens, che si produce in un azione personale ben contrastata dalla difesa spagnola.
SVILUPPO LATERALE E CENTRALE
Lo sviluppo del gioco napoletano sulle fasce avviene in maniera diversa per i due lati, infatti sulla sinistra si cerca di più Insigne tra i piedi, mentre sulla destra si cerca la profondità e la velocità di Lozano. Mentre per vie centrali sono sempre le due mezzali, più Zielinski che Ruiz, ad inserirsi alle spalle di un Mertens che viene incontro per ricevere palla tra i piedi.
PRIMA PRESSIONE
La prima pressione del Napoli, la prima punta Mertens, mentre le mezzali, si alzano per la pressione, rispettivamente sul mediano e l’altro difensore centrale, mentre i due attaccanti esterni, Insigne e Lozano, vengono a stringere per forzare la giocata avversaria sui lateriali (Fig. 8). Questo modo di pressare, fa in modo di gestire al meglio le transizioni positive, infatti il recupero palla in questa azione (Fig. 9 e 10), avvenuto da Lozano, gli permette di ripartire velocemente, con tutto lo spazio a disposizione.
LINEA DIFENSIVA
Il modulo si adatta bene agli avversari, gli attaccanti esterni che vengono sulla linea di Bakayoko, mentre le due mezzali che si alzano dietro Mertens (Fig. 11), con la linea difensiva che gestisce lavora bene a fisarmonica per accorciare sulla linea di centrocampo. La linea difensiva che si mette bene in postura per scappare a palla scoperta (Fig. 12 e 13)
TRANSIZIONE POSITIVA
Le transizioni positive del Napoli sono basate quasi sempre sul possesso della palla, solo in alcune situazioni si va in verticale, ma cercando e passando sempre sugli esterni (Fig. 14 e 15), così come nelle immagini che sono il prosieguo della prima pressione (Fig. 10)
TRANSIZIONE NEGATIVA
Sulle transizioni negative, mister Gattuso vuole il suo Napoli, sempre sotto la linea della palla, compresi attaccanti esterni (Fig. 16 e 17), nelle immagini si vedono anche Mertens e capitan Insigne addirittura dentro l’area di rigore, con solo Lozano pronto per una ripartenza.
MISTER GENNARO GATTUSO
Mister Gennaro Gattuso sicuramente avrebbe voluto la vittoria, anche se l’obiettivo era la qualificazione. Ma non possiamo notare che il mister per tutta la durata della partita, sotto la pioggia, con un maglioncino e con le maniche alzate fino al gomito, solo fino agli ultimi minuti quando addirittura le alza il più possibile. Forse si sente un po’ in gabbia, lì in panchina, vorrebbe esserci lui a correre lì in mezzo.
Approfondimento a cura di Antonio Pisciotta