C’E’ MANO E MANO
Il Football and Technical Advisory Panels è tornata anche sui falli di mano, cercando soprattutto di dare (o provare a dare) un indirizzo «visto che le interpretazioni non sempre sono state coerenti, nonostante le rivisitazioni del 2019-20». Il problema, però, non è risolvibile con una formula matematica, visto che c’è sempre l’interpretazione umana. E allora, l’Ifab ha ribadito come – posto che il giudizio spetta sempre all’arbitro, monito per gli arbitri inglesi che spesso lasciano fare al VAR, quando lo interpellano – «non ogni tocco della mano (o del braccio) di un giocatore con il pallone è un’infrazione e, nel formulare la definizione “unnaturally bigger” (innaturalmente più grande), gli arbitri dovrebbero giudicare la posizione della mano (o del braccio) in relazione al movimento del giocatore in quella fase di gioco». Insomma, dinamica a dispetto della geometria, il nuovo credo che Rizzoli ha trasmesso ad inizio anno ai suoi arbitri. Fonte: CdS