Dott. Galli: “La bolla NBA è necessaria; il Napoli non poteva giocare”

"Un provvedimento della Asl conta molto di più di qualsiasi protocollo"

0
Le famose bolle appaiono più che mai necessarie. Il ritorno dei vari nazionali nelle squadre di club comincia ad essere temuto, ultimo, ma non sarà l’ultimo, il caso di CR7. «Ronaldo positivo al Covid è la conferma che quest’idea di far disputare queste gare delle nazionali, in un momento del genere della diffusione del virus, è stata pessima». Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco Milano, aveva già messo in guardia, in precedenza, sulla portata della cosiddetta seconda ondata. CR7, Diawara e l’ Atalanta che aspetta rientrino in undici…
La Serie A, ora, è a rischio? «Restringere i contatti sarebbe stato fondamentale in questa fase: non voglio fare un monito a Fifa e Uefa, ma il rischio è più alto. Si deve chiedere più esplicitamente ai calciatori anche di restar chiusi in bolla per un periodo. Il Napoli è stato costretto a farlo: ma, senza lasciare libertà di movimento, il problema si risolve».
Qual è la strada da intraprendere per far in modo che il calcio non si fermi? «Sarebbe stato più opportuno organizzare le competizioni per blocchi, uno legato alle competizioni domestiche, uno per le nazionali e uno per le coppe europee. Quest’idea di portare altri contatti ai calciatori con le nazionali, resterà, ancora per diverso tempo, un elemento di rischio assolutamente da evitare».
Prendiamo i ritorni dei calciatori, come quelli dell’Atalanta. Il Napoli rischia di ritrovarsi ad affrontare positivi? Esiste una strada alternativa? «Una mini quarantena per tutti coloro che tornano dalle nazionali per un numero ragionevole di giorni potrebbe far saltare la giornata di campionato successiva, perché non credo sia regolare una situazione che non consenta alle squadre di far scendere in campo i propri calciatori impegnati in giro per l’Europa e per il mondo. Allo stesso tempo, si minerebbe la regolarità del campionato se venisse penalizzato il Napoli: il club azzurro era obbligato a non giocare. C’è qualcosa, come un provvedimento della Asl, che conta molto di più di qualsiasi protocollo. Credo, inoltre, che ci sia bisogno di un wash-out».
Cosa s’intende per wash-out? «Se lo show deve andare avanti, in Serie A, dopo questa tornata di nazionali, vanno azzerate le positività. Ai giocatori va chiesta in maniera chiara che debbano accettare, almeno temporaneamente, le regole dettate per la Nba. Questo è un wash-out che dovrebbe costruire l’unico modo per evitare problemi molto più gravi».
Quali? «La prossima giornata di campionato è preoccupante per la prosecuzione stessa della stagione: ci vuole maggiore rigore, dal non andare a spasso la sera al restringimento degli spostamenti. I calciatori devono accettarlo se vogliono completare una stagione, mentre stiamo andando incontro a numeri del contagio ancora più alti nelle prossime settimane»
Marco Giordano (Il Mattino)

Factory della Comunicazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.