Premier League: Solo gli inglesi si salvano nelle difficioltà economiche
LA BOLLA DEL PALLONE. Un bel guaio, questa svalutazione. Perché il parco calciatori, oltre a rappresentare la voce più rilevante tra i costi sostenuti da una società di calcio, è anche l’unico asset da mettere sul (calcio)mercato per fare cassa e generare plusvalenze. Indispensabili per far quadrare i conti. Che si tratti di un club medio-piccolo che nasce con quella vocazione (allevare talenti e rivenderli alle big) o di una nobile costretta a cedere per alimentare la nuova campagna acquisti. Alla base di tutto c’è quella fiducia incrollabile in un mercato percepito come costantemente al rialzo. Gonfiato tuttavia da valutazioni sballate e da clamorose operazioni chiuse dai nuovi ricchi. Quelli che hanno colonizzato la Premier, il campionato leader che detta legge tanto sul fronte dei ricavi che su quello delle spese. Fonte: CdS