Mattia Grassani (avvocato): «Il Napoli non accetterà neanche sanzioni minori»
Il legale del calcio Napoli ai microfoni del Corriere dello Sport
Pure questa è una bolla, nella quale ci si può persino perdere: ci sono domande che restano lì, senza risposte, e stavolta non è una questione puramente tattica o tecnica, ma è un incrocio tra ciò che sostiene la scienza e quello che verrà deciso poi in punta di diritto. Juventus-Napoli esce dal proprio perimetro e si ritrova sotto un cielo di interrogativi a cui Mattia Grassani, il legale del club partenopeo, non si sottrae. Palla al centro, di un’aula (virtuale) però.
Sono stati giorni difficili e non ancora cominciata questa strana partita che vi aspetta: avvocato Grassani, vista l’aria che tira, vi sentite sotto attacco? «Assolutamente no, perché il Napoli ritiene di essere dalla parte della ragione e gran parte della comunità scientifica pare aver compreso le ragioni della scelta del club, orientate al rispetto dell’Autorità Sanitaria Locale e per tutelare la salute dei cittadini. E poi basta leggersi il provvedimento della Asl Napoli, che vieta il viaggio a Torino per motivi di sanità pubblica, per avere un’idea compiuta della vicenda».
La Procura Federale ha chiesto le mail che vi siete scambiati con la Asl: siamo all’anticamera di una indagine. «Potrebbe trattarsi di indagine autonoma o di una richiesta di approfondimento formulata dal Giudice Sportivo per meglio comprendere il caso. In ogni caso, posto che il Napoli né suoi dirigenti sono indagati, i documenti richiesti sono stati forniti tempestivamente dalla società. Del resto, analoghi approfondimenti hanno raggiunto, nella scorsa settimana, il Genoa, a seguito delle numerose positività loro riscontrate».
La frase del presidente Gravina («chi sbaglia paga») vi preoccupa? «Assolutamente no, pure perché è un principio condivisibile sul rispetto delle regole, soprattutto in una vicenda così delicata. E il Napoli ritiene di aver agito in totale correttezza, ed è pronto a dimostrarlo nelle sedi competenti, manifestando la massima fiducia negli organi di giustizia sportiva che, va ricordato, sono autonomi e indipendenti».
Andare a Torino era proprio impossibile? «Partire avrebbe determinato la commissione di un reato, previsto e punito dall’articolo 650 del codice penale, oltre alla messa in pericolo di una moltitudine di soggetti. Si immagini cosa sarebbe potuto accadere se il Napoli fosse comunque andato a Torino, contro le disposizioni della ASL, e, oggi, fosse emerso un focolaio delle dimensioni simili a quello che, purtroppo, si sviluppato in seno al Genoa».
Intanto, sono emersi casi simili: in Italia, a Palermo, e nella B tedesca. «Non mi stupisce. La questione di Palermo, fattispecie analoga a quella che riguarda il Napoli, è stata gestita in maniera completamente antitetica da Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, che ha rinviato la gara senza alcuno strascico polemico. E anche in Germania mi pare sia stata la Lega a rinviare la partita avendo riscontrato due positività in una delle due squadre. Non mi pare che la reazione di squadra avversaria e operatori del mondo sportivo sia stata quella che abbiamo riscontrato qui da noi».
Quanto si dovrà attendere ancora, secondo lei, per conoscere la sentenza del giudice sportivo? «Credo qualche giorno in più, vista la complessità della materia. E dunque la prossima settimana sapremo. Il Napoli presenterà in giornata documenti e motivazioni, a cui seguirà la comunicazione alle parti della data della decisione, con possibilità di depositare memorie integrative».
E poi, nel caso di sconfitta a tavolino, partirà la sfilza dei ricorsi. «Il giudizio di appello, qualora abbia luogo, dovrà essere promosso entro 5 giorni dalla decisione di primo grado e investirà circa 3 settimane. Infine, sarà possibile rivolgersi al Collegio di Garanzia del CONI, e i tempi si allungherebbero di altri 45-60 giorni. Una cosa deve essere chiara: se saranno inflitte sanzioni al Napoli, verranno percorsi tutti i gradi di giudizio che l’ordinamento statuale prevede e non si potrà fare a meno di rivolgersi all’autorità giudiziaria ordinaria».
Teme, ma soprattutto è praticabile, rinvio della gara e comunque una minima penalizzazione? «Il Napoli non accetterà neanche sanzioni minori».
Frequentando e parlando continuamente con De Laurentiis, che idea s’è fatto del suo stato d’animo? «Il presidente è un combattente, studia ogni carta del procedimento e sarà in prima linea per dimostrare la correttezza dell’operato della società sino alla fine».
Antonio Giordano (CdS)