Partita di normale amministrazione per il «promosso» Juan Luca Sacchi, 36 anni il prossimo 13 ottobre, nato a Treia (lo stesso paese di uno dei suoi “scopritori”, Maurizio Mattei), lui (con Fourneau) arrivato in serie A dalla porta principale e non per la riunificazione delle Commissioni (nella sostanza cambia poco, nella forma però…). Solo un calo di concentrazione nel finale, quando si accendono un paio di mischie/risse che magari potevano essere disinnescate prima. Partita molto facile, lo dimostrano i numeri: 19 falli fischiati, era a zero galli prima del concitato finale.
REGOLARE – Nessun dubbio sul primo gol di Lozano, dopo dieci minuti di partita: è in posizione regolare al momento del cross di Mertens (lo tiene in gioco Luca Pellegrini), la sua battuta al volo viene respinta (male) da Marchetti con il pallone che varca subito la linea di porta di quasi mezzo metro (poi comunque Lozano ribadirà la respinta del portiere rossoblù).
DISCIPLINARE – Come detto, tre ammoniti, tutti nel giro di pochi secondi. Ma che qualcosa stesse succedendo lo si era capito qualche secondo prima, con il bisticcio (diciamo così) fra Biraschi e Koulibaly, Sacchi ha parlato con i due, ma evidentemente non in maniera efficace per il resto dei giocatori. E così in area un contatto (con tanto di azione-reazione) fra Masiello o Osimhen si trasforma in un corpo a corpo, arrivano i gialli, pure per Destro . Fonte: CdS