Ieri, a Parma, per la prima volta dall’ emergenza Covid 19, si sono rivisti dei tifosi sugli spalti. Erano in mille. E altrettanti potranno essere presenti al San Paolo, per la gara interna degli azzurri contro il Genoa. Il Napoli sta valutando in queste ore la modalità con cui selezionarli. In realtà, De Laurentiis spera di poter arrivare il prima possibile a riaprire lo stadio di Fuorigrotta ad almeno 23 mila spettatori. Ma bisognerà attendere prima l’esito delle elezioni regionali. Quello degli stadi è un balletto incredibile fra governo e Regioni, con quella dell’Emilia Romagna che ha forzato la mano e messo spalle al muro il ministro Spadafora quasi costringendo il governo a estendere il provvedimento a tutte le partite di serie A. La Lega Calcio accusa il governo di non aver mai preso in considerazione il protocollo di sicurezza per far tornare i tifosi allo stadio. Una voce, quella dei biglietti, importante per molti club. Emblematico il caso della Juve: ha studiato un protocollo dettagliato con il governatore del Piemonte, Cirio, che aveva detto sì a 8000 spettatori poi era stato stoppato.
Il Mattino