Cera una volta li prestito con obbligo di riscatto. ovvero quella formula di trasferimento (ancora oggi molto diffusa) che consente a un club di ritardare di una stagione il pagamento di un giocatore che però a lutti gli effetti entra da subito in rosa. Negli ultimi anni, quello del prestito con obbligo di riscatto è diventato un escamotage molto utilizzato. Diventando quasi una vera e propria costante nello trattative del mercato italiano e non solo. L’evoluzione del prestito con obbligo di riscatto è diventato il bonus. Ovvero il pagamento solo al raggiungimento di un determinato obiettivo. “Entrambe le squadre vanno a fissare una parte fissa e sottopongono a una eventualità sopravvenuta il pagamento di una parte che a volte premia chi acquista e altre chi vende” spiega Fabio Marrucco avvocato e agente di allenatori e calciatori, uno su tutti Gianfranco Zola. Il campione che raccolse a Napoli l’eredità di Maradona. Fonte: Il Mattino