Lippi su Gattuso: “Rino mi somiglia, lui non si fissa, osserva e si ravvede”

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Rappresentò il sogno di tutti, quel Mondiale del 2006. Le notti di Berlino furono il riscatto del calcio italiano che, definire problematico, in quel momento è un eufemismo. Alla testa di quel gruppo c’era mister Marcello Lippi. In un’intervista al Messaggero l’ex ct parla di “quei ragazzi” e, ovviamente di Rino Gattuso:

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Quello dell’Italia 2006 era un gruppo eccezionale sotto l’aspetto umano. All’epoca, quando li ho salutati, ho detto: state tranquilli, nella vita sarete in grado di fare qualsiasi cosa. Quindi nessuno di loro mi sorprende.

Gattuso – «Rino è il più grande di tutti. È un ragazzo eccezionale. Forse è quello che mi somiglia di più. Non si fissa. Se vede qualcosa che non quadra, cambia. Si ravvede. Anche io ero così»

Scudetto – “Secondo me sì, la Juventus è favorita, anche se penso che l’Inter di Conte e l’Atalanta di Gasperini siano all’altezza, per gioco e qualità dei calciatori. Oltre alla bravura degli allenatori”

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