Quelle 60 cessioni  che bloccano la A, nel Napoli son 10

Da Milik a Douglas Costa, da Perisic a Florenzi: non rientrano più nei piani oppure devono finanziare i nuovi acquisti.

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QUI NAPOLI. C’è una lunga lista di giocatori che potranno avere nel Bari uno sfogo naturale, altri stanno trovando opportunità in prestito in B o in A, come Gaetano e Luperto. L’attenzione però è rivolta soprattutto a chi può foraggiare nuovi colpi giustificare quelli già messi a segno. Koulibaly potrebbe partire ma solo al prezzo giusto: il City fa sul serio ma non abbastanza, perché per il Napoli servono 80 milioni per pensare alla cessione di Kalidou. Una cifra che basterebbe a riscrivere gli ultimi giorni di mercato. Quella di Milik è infine un’altra storia ancora. 

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QUI JUVE. La rosa è oggi composta da 26 giocatori, ma Pirlo si aspetta ancora dei colpi, a cominciare dalla prima punta che in ogni caso arriverà. La truppa della gente di troppo è guidata da Khedira e Higuain, la Juve lavora alla risoluzione del contratto: si tratta a oltranza con il Pipita, il tedesco fa ancora muro. Ma dopo i prestiti di Perin e Romero, oltre alla rescissione di Matuidi, servirebbe altro per alimentare il mercato: si cerca il jolly con Douglas Costa ancor più che con Bernardeschi.

QUI INTER. In casa Inter si lavora a un instant team, un po’ per accontentare Conte, un po’ perché in assenza di cessioni pesanti sono i cartellini dei vecchi leoni a essere alla portata, il passaggio dalla coppia Tonali-Kumbulla a quella Kolarov-Vidal è stato repentino. Anche dalla Pinetina c’è chi può partire anche solo per risparmiare l’ingaggio o in condizioni del tutto simili, è il caso per esempio di Ranocchia e Asamoah, ma anche di un big come Godin. E poi servono cessioni vere, la lunga lista di prestiti illustri si è conclusa con il riscatto del solo Icardi, mentre ieri si è ritirato il Bayern dalla corsa a Perisic e per Nainggolan la partita è tutta da giocare.

QUI ATALANTA. Isola felice, si lascia al Papu Gomez la decisione totale riguardo all’assalto milionario dall’Al Nassr, per il resto in uscita ci sono solo giovani di belle speranze che andranno via in prestito nella speranza di trasformarsi in nuovi Kulusevski, proprio dal Parma partirà Colley. E i gioielli? Partono solo per offerte irrinunciabili. D’altronde, in entrata, quello che doveva fare, l’Atalanta l’ha già fatto.

QUI LAZIO. Da gestire c’è praticamente una doppia rosa, la Salernitana è qualcosa di più di un club satellite ed è lì che potrebbero finire nuovamente tanti degli elementi che in questo momento allungano all’infinito l’organico della Lazio. Non mancano alcuni casi spinosi, Bastos ormai è a meno di un passo dalla Turchia ma non farà cassa, così come non passerà alla storia come l’incasso del secolo l’eventuale cessione di Caicedo, attratto dai soldoni arabi. Lui come altri esuberi, più che altro, faranno spazio.

QUI ROMA. Si attendono novità sull’asse Roma-Napoli per Ünder oltre che per Milik, uniti o slegati che possano essere. Con il turco l’obiettivo è quello di registrare la maxi plusvalenza di questa sessione, poi c’è da gestire una lista di giocatori fuori dal progetto che intasano monte ingaggi e complicano il lavoro tra campo e mercato: praticamente una squadra intera, comanda il gruppone la bandiera ammainata Florenzi.

QUI MILAN. Si respira aria di entusiasmo, la coppia Maldini-Massara è riuscita a riportarlo tra il ritorno di Ibrahimovic e colpi di prospettiva come Tonali. Manca ancora qualcosa, anzi più di qualcosa. Ma pure dove si respira rinnovato entusiasmo, per andare avanti bisogna vendere o svendere: il pezzo grosso è Paqueta, il Lione fa sul serio ma la valutazione di 25 milioni rallenta le cose. Una scossa arriva dalla Bundesliga, il Friburgo prepara l’affondo per Krunic. Fonte: CdS

 

 

 

 

 

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