Le clausole di De Laurentiis: Burocrazia dialettica di questo football

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NAPOLI – In trentasei pagine, rilegate con cura, c’è un modello di calcio che sa tanto di cinema, e Aurelio De Laurentiis, ripetutamente, ha rivendicato una «griffe» che sa contemporaneamente di estasi e tormento. Perché non c’è estate che ci si perda a discutere intorno a quella filigrana. Si chiamano clausole, sono (ovviamente) bilaterali, consentono vie di fuga oppure rischiano di diventare «catene».

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Ma sono dettagli d’una burocrazia dialettica che appartengono alle dinamiche di questo football moderno, offrono scappatoie e rappresentano un vincolo, ma esistono – sin dalla firma – per scelta comune. Rino Gattuso e il Napoli avranno modo di rivedersi, dopo essersi «annusati» ancora, quando vorranno.

Per il momento procedono così – libri e belli – incontro al futuro, che ha una data eventualmente aggiornabile: 30 giugno 2021. Poi si vedrà, quando lo decideranno, se varrà la pena di stringere un nuovo patto – e sarà biennale o triennale o cosa importa – e rielaborare quel «trattato», nel quale infilare mica soltanto i punti e le virgole, ma anche le condizioni per programmare la propria vita. Fonte: CdS

 

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