Gattuso: “Non abbiamo giocato male, ma dobbiamo ritrovare l’anima. Senza coltello tra i denti, sarà difficile…”
Gattuso non ama perdere mai con l’Inter.Il calcio non è un teorema complesso, ed è sempre bene non appesantirlo di formule. Il nucleo del sistema sta in un aspetto: c’è chi i gol li fa e chi li sbaglia. E in chiave Barcellona, non è un aspetto di poco conto. Perché lì in Catalogna, tra dieci giorni, alla prima occasione gli azzurri devono colpire. È un derby per lui, così come non è mai un posto qualsiasi San Siro. «Non abbiamo giocato male, ma dobbiamo ritrovare l’anima. Senza coltello tra i denti, sarà difficile…».
Gattuso, non è stata una prestazione negativa però?
«Ma se non la butti dentro? È la migliore partita sotto l’aspetto qualitativo tra quelle giocate con l’Inter. La squadra mi è piaciuta, abbiamo giocato con qualità, creato tanto ma senza segnare. E questo non è sicuramente una cosa positiva».
In vista del Barcellona che indicazioni ha avuto?
«Non era un test in vista della Champions. Sarà una partita completamente diversa, il Barcellona palleggia molto bene mentre l’Inter è più fisica. Alla squadra manca un po’ d’anima. Non facciamo gol, questo fa la differenza, subiamo i gol appena i nostri avversari tirano in porta. Ecco, c’è bisogno di più anima, perché un po’ l’abbiamo persa».
Eppure, il Napoli dopo lo svantaggio è cresciuto molto.
«Vero, dovevamo avere maggiore aggressività all’inizio, nei nei primi 10 minuti non siamo entrati in campo, perché intensità è stata bassa da parte nostra. Poi però siamo stati sempre nella loro metà campo, a dimostrazione di una prestazione che non considero negativa. Certo, mi aspettavo di più da Milik, che non ha fatto una grandissima partita».
Però, i passaggi a vuoto ci sono e sono gravi. Non trova?
«In questo momento dobbiamo tornare ad annusare i pericoli, cosa che non facciamo. Dobbiamo dimenticare che abbiamo vinto la coppa Italia e pensare a quello che dobbiamo fare. Dopo la vittoria con la Juventus ci siamo persi un po’ per strada. Mi dà fastidio pensare a tutti quegli errori sotto porta… dobbiamo tornare a pensare da squadra ed è questo lo spirito che voglio rivedere. Spero che questi errori creiano malumore alla squadra. E che le diano voglia di riprendersi».
Ha già scelto l’attacco del Camp Nou?
«Non ancora, penso che in questo momento mancano un bel po’ di giorni vediamo prima la Lazio. Callejon, Inisgne e Mertens non li invento io, ma non ho fatto scelte».
Che significa ritrovare l’anima?
«Penso che dobbiamo ritrovarci, l’anima l’abbiamo persa e non c’è un interruttore che si accende a telecomando e a Barcellona la ritroviamo in automatico. Non basta far bene, io mio aspetto di più. Abbiamo toccato il fondo in questa stagione ma adesso ci manca il coltello tra i denti».
Cosa non va?
«Gli attaccanti fanno i difensori, i difensori fanno gli attaccanti, i centrocampisti fanno tutto. Questo non mi piace. Siamo usciti dal fondo con il lavoro, sono contento per la qualità del gioco. Ma il veleno? Non mi piace quando chiacchieriamo e pensiamo a quello che fanno i compagni. Questo non va bene. Anche se ripeto, la prestazione è stata positiva, un buon gioco».
La foto in barca dei suoi giocatori dopo la vittoria col Sassuolo?
«Non mi sono arrabbiato. Prima parlo con loro, non mi sveglio la mattina e vengo in tv a dire le cose che devo dire ai giocatori. In questo momento per l’ambiente che viviamo, per la bellezza della città, penso che ognuno di noi debba fare un passo indietro, dormire un’ora in più, mangiare la sera alle 8,30 invece che alle 10,30. Non dico che tutti devono vivere la carriera con la severità con cui l’ho vissuta io, ma è giusto che io gli dia dei consigli».
Osimhen lo ha scelto per la sua anima?
«Di lui parlerò quando arriverà, adesso posso parlare di Mertens».
Fonte: Il Mattino