L’Uefa ed il Napoli interessati ai focolai catalani del Covid 19
Al momento l’Uefa non ha ricevuto indicazioni e richieste per un eventuale cambio di sede
Secondo un ricalcolo fatto da El Pais grazie ai dati comunicati dalle 17 comunità autonome, i morti di Covid 19 sarebbero 44.868 e non i 28.432 dichiarati fino ad oggi dal Ministero della Salute. Preoccupa in particolare la situazione in Catalogna, dove l’8 agosto al Camp Nou è in programma il ritorno tra Barcellona e Napoli. La situazione nel Nord-Est della Spagna non è per niente ideale, ma le autorità tendono a mantenere la calma e a tranquillizzare i turisti, nonostante numeri eloquenti. Sabato i nuovi positivi erano 1.439, ieri 886 con diversi focolai sparsi nella regione. Tanti, troppi per un solo territorio. Numeri che farebbero pensare a un nuovo lockdown, ma non per le autorità catalane che tuttavia hanno imposto misure cautelari più rigide rispetto a quelle dell’ultima fase, quella che viene chiamata la “Nueva normalidad”. Discoteche e teatri chiusi, ripristinato un numero massimo consentito di clienti nei ristoranti. Movida frenata almeno per le prossime due settimane, fino a quando, praticamente, la banda di Gattuso non arriverà in Catalogna per tentare di passare il turno dopo l’1-1 dell’andata al San Paolo. Al momento l’Uefa non ha ricevuto indicazioni e richieste per un eventuale cambio di sede da parte delle autorità spagnole, ma se non dovesse esserci un miglioramento delle condizioni sanitarie nei prossimi giorni non è assolutamente escluso che la partita venga dirottata in Portogallo, in uno dei due stadi di Lisbona che ospiteranno la fase finale di Champions. Barça-Napoli al Camp Nou, insomma, è da considerare un ottavo di finale ancora a rischio.
Fonte: CdS