Ecco i voti del mattino, ai “panchinari” azzurri:
6 MILIK
L’uomo della provvidenza. Entra per l’infortunio di Mertens e al primo pallone toccato riesce a fare centro. Poi nessun altro sussulto: zero sponde, zero tiri nello specchio della porta. Ammonito per un fallo nella metà campo dell’Udinese, salterà la prossima per squalifica.
7 POLITANO
Quello che aveva fatto vedere a Bologna era solo l’antipasto di quanto fatto vedere con l’Udinese: dai guizzi al gol. E che gol. Decide gioco, partita e incontro con un sinistro di rara bellezza. Rispetto a Callejon ci mette quella verve che mancava, ma i guizzi restano sempre fini a loro stessi.
6 DEMME
Entra con il solito compito di dare ritmo alla manovra e dare ordine al gioco del Napoli. Il contributo in fase di costruzione è ridotto al minimo sindacale, nel senso che non trova mai il corridoio giusto per poter lanciare in velocità e nello spazio i compagni d’attacco e alla fine si limita a fare il compitino.
5,5 ALLAN
Il primo passaggio della sua gara è un lancio di 30 metri per mandare Milik in campo aperto. L’inizio farebbe ben sperare, ma è una rondine che non fa primavera visto che alla lunga il brasiliano si perde tra le maglie del centrocampo dell’Udinese senza riuscire a far valere il suo dinamismo.
5,5 ELMAS
Rischia grosso innescando una ripartenza dell’Udinese sventata solo dall’intervento in acrobazia di Koulibaly sulla linea. L’impatto con la gara non è assolutamente dei migliori e anche con il passare dei minuti non riesce a entrare nel vivo del gioco nonostante la sua grande voglia di spaccare la partita.