A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Udinese
Analisi sul match Napoli-Udinese
Napoli-Udinese: quattro turni al termine della Serie A e poi gli azzurri potranno concentrarsi sugli ottavi di Champions League.
Un Napoli non bellissimo ha avuto la meglio nei confronti dell’ Udinese col punteggio di 2-1 grazie a una rete al 95’ di Politano. Ecco l’analisi della sfida:
- Tre svarioni in sette minuti: sette minuti da horror per Fabian che pronti via perde tre palloni sanguinosi aprendo ai contropiede friulani. Il centrocampista spagnolo si rifarà qualche minuto dopo con l’assist per il pareggio di Milik.
- Il ritmo da crociera: nella prima mezz’ora mancava soltanto che l’altoparlante del San Paolo riproducesse la musica da trenino di capodanno con gli azzurri a ballare “AEIOU YPSILON”. Davvero il tecnico calabrese dovrebbe chiedere delucidazioni ai suoi in settimana, promettendo una maglia da titolare contro il Barcellona solo a chi si farà il famoso mazzo nelle prossime quattro gare di campionato.
- Lo schema imperfetto: intorno al 25’ schema da angolo con Insigne che serve fuori area Callejon, mentre nella testa di tutti il pensiero è “ma se non segna neanche a venti centimetri dalla porta” e infatti da ottimi profeti la conclusione è pessima come purtroppo accade troppo spesso negli ultimi tempi. Grazie di tutto Jose’ per quanto fatto, ma sinceramente è arrivato il momento di voltare pagina.
- La scarsa lucidità di Rino: va bene questa squadra è in difficoltà fisica ma caro Gattuso spiegaci il doppio cambio Elmas-Allan per Zielinski-Fabian. La gara poteva essere sbloccata negli ultimi minuti solo con un tiro da lontano e tu costruisci un centrocampo senza tali caratteristiche?
- I fantasmi senegalesi: quel salvataggio di Koulibaly sul tiro di Lasagna ci ha ricordato la gara Juve-Napoli di inizio campionato quando goffamente al 90’ il centrale aveva realizzato un autogol che ci ha condannato alla sconfitta dopo una bella rimonta. Più che un grande gesto e’ sembrato un colpo fortunato, ma caro Kalidou ricorda che errare humanum est ma perseverare è diabolico.
- Il sogno che sa di liberazione: d’accordo non sarà il Barcellona e lo stadio era vuoto, ma probabilmente Politano il suo primo gol con la maglia del Napoli non poteva immaginarlo più bello. Quando sembrava ormai arrivato il terzo pareggio consecutivo il buon Matteo da destra si accentra e lascia partire una conclusione che bacia il palo per la 24ima volta in stagione e batte Musso. E ora non fermarti e conquista la piazza…
Articolo a cura di Marco Lepore