Gli arbitri poco e anche mal allenati: Serve il professionismo

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Gli arbitri poco e anche mal allenati: Serve il professionismo

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Quello che è successo durante il lockdown serve per allargare il discorso a qualcosa che deve diventare indispensabile nell’immediato futuro. Gli arbitri devono diventare, a tutti gli effetti (e con tutte le tutele che spettano, in questo l’ex rappresentante degli arbitri, Rocchi, qualcosa è riuscito a fare) dei professionisti, impossibile pensare a qualcosa di diverso. Tre mesi fa, quando l’Italia s’è fermata per il Covid-19, tutte le società hanno approntato programmi e tabelle per i propri giocatori, fornendo addirittura pasti (famiglia compresa, così non si cadeva in tentazione), macchinari e supporti tecnici. Gli arbitri? Un paio di email (ultimamente le cose sono migliorate) e poi sono stati lasciati alla loro buona volontà. Chi ha corso nel vialetto dietro casa, chi nel campo lontano da occhi indiscreti. Troppo poco. E anche sui controlli e tamponi in qualche caso pare siamo fermi all’unico raduno di metà giugno… Fonte: CdS

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