A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Genoa-Napoli
Analisi del match Genoa-Napoli
Genoa-Napoli: stasera si completerà la trentunesima giornata del campionato di Serie A con le sfide Spal-Udinese e H. Verona-Inter.
Un Napoli corsaro espugna lo stadio “Ferraris” al cospetto dei padroni di casa del Genoa col punteggio di 2-1 e risorpassa il Milan, ieri vincitore a sorpresa contro la capolista Juventus. Ecco i principali spunti del match:
- I regali di Natale: minuto 48′ Mertens con una giocata che voleva apparire intelligente (in realtà non lo era affatto) regala un angolo agli avversari dalla propria trequarti e successivamente dalla bandierina Goldaniga insacca la rete del momentaneo 1-1. Si vocifera che Gattuso abbia lasciato qualche segno sulla panchina come reazione a quanto visto, ma per fortuna per il quieto vivere di tutti un giovane messicano ha rimesso le cose a posto.
- Una piazza che deve cambiare: in questa città bisogna crescere di testa perchè la sconfitta della Juventus può essere sempre gradita dai tifosi non bianconeri, ma essere contenti e subire il momentaneo sorpasso del Milan, ricorda la storia di quel marito che si taglia i testicoli per fare un dispetto alla moglie. Chi pensa che ci si debba allenare in funzione del Barcellona è davvero fuori strada, tutti sogneremo il colpaccio ma viviamolo senza isterismi e soprattutto come un piacevole sogno.
- L’esterno d’acquistare: da ieri sera nella testa un pensiero continua a torturarmi, e se il nuovo Callejon lo avessimo in casa? Già perchè questo Lozano, anche lui rigenerato dalla cura Gattuso, messo nella posizione di esterno (chi lo conosceva bene lo inseriva come prima punta) potrebbe davvero alternarsi con Politano nel tridente. E’ vero che il messicano tende a preferire l’out di sinistra, ma anche a destra potrebbe con un pochino di sacrificio riuscire ad adeguarsi pur di giocare. Eppoi si scopre che “Chucky” in pochi spezzoni di campionato ha segnato quasi lo stesso numero di reti di Bernardeschi (6 reti in 73 partite) nel triennio bianconero. Nella preghierina della sera ogni tifoso partenopeo dovrebbe chiedere la grazia affinchè non arrivi mai all’ombra del Vesuvio il “fratello maggiore” di Chiesa..
- Una vittoria che sa di..Juventus: dopo quella in campionato e nella finale di Coppa Italia la sensazione è che il Napoli abbia battuto ancora una volta la Juve “B“. Tanti, forse troppi, ex calciatori bianconeri ceduti ai liguri (alcuni pagati a peso d’oro come Sturaro 20 milioni!!) e la decisione di privarsi del suo miglior calciatore fino allo scorso dicembre (Radu) per rilanciare il cartellino di Perin gettano davvero tante ombre. E allora se proprio un tifoso del Napoli deve godere per una sconfitta della Juventus quella di ieri sera non va molto lontana dalla realtà-
- Il portoghese “normal one“: da qualche anno sembra che chiunque nasca in Portogallo si debba considerare per forza un fenomeno, Mourinho, C. Ronaldo e addirittura qualcuno parlava anche del mediocrissimo Cancelo, più utile al circo che non in una squadra di calcio. Tutti tranne uno, Mario Rui, calciatore medio e fumantino che da almeno quattro anni si suda le sue proverbiali sette camicie con impegno e applicazione. Non un campione, forse non dovrebbe essere neanche un titolare inamovibile di un Top Club ma “Baffetto” merita tutta la nostra stima per quanto fa vedere in campo.
- La seconda forza del campionato: questo Napoli, lo ha detto Gattuso, non merita tale distanza dall’Atalanta (prima nel girone di ritorno come secondi sono gli azzurri) ma chi ha fatto questi danni oggi non c’è più e speriamo mai ritorni se non da turista restituendo qualcosa alla città. Questa rosa di per sè è davvero molto forte e va semplicemente puntellata in alcune figure (soprattutto se Allan-Koulibaly-Milik-Callejon andranno via) per ritornare ad essere davveri competitivi nella prossima stagione.
Articolo a cura di Marco Lepore