L’ira di De Luca per la nuova impennata di casi: 27 contagiati nelle ultime 24 ore. Avellino come Mondragone

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Cresce il numero di contagiati in Campania: dal bollettino delle ultime 24 ore reso noto dall’unità di crisi della Regione sono 27 i tamponi positivi su 775 test effettuati.

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«Sugli ingressi in Italia occorrono controlli rigorosi». Lo dichiara il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, segnalando che «si è per esempio verificato l’arrivo con un volo diretto New York-Roma, di un cittadino campano risultato positivo solo dopo i controlli cui è stato sottoposto arrivato a destinazione, dopo aver viaggiato anche in pullman e in treno. Si segnalano inoltre casi di arrivi di cittadini dell’Est, tra cui braccianti e badanti, in assoluta promiscuità a bordo di pullman, senza nessun controllo efficace. In relazione a qualche altro caso di positività registrato, è bene ricordare ai medici di famiglia di non sottovalutare situazioni in cui il paziente presenta sintomi e di sottoporlo al tampone», conclude De Luca.

Intanto è stato completato l’esame dei tamponi sui residenti delle Palazzine Cirio di Mondragone effettuati dopo i 15 giorni di eventuale incubazione del virus. «Sono stati effettuati altri 450 tamponi e isolati i residui 17 casi positivi per i quali è in corso il trasferimento nelle strutture sanitarie Covid», fa sapere il presidente De Luca. «Il focolaio – aggiunge – è al momento spento. Si rende così possibile alla mezzanotte di domani eliminare la zona rossa. Come da ordinanza, resta l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto per gli abitanti di Mondragone», conclude De Luca.

Preoccupano i nove nuovi contagi da Covid-19 in provincia di Avellino accertati nelle ultime 48 ore. I possibili focolai sarebbero stati originati probabilmente da persone che rientravano da paesi esteri. Sei persone residenti a Santa Lucia di Serino, tra cui un venezuelano di 69 anni ma da dieci anni residente in Irpinia, ricoverato sabato scorso in condizioni critiche anche per patologie pregresse, sono risultate positive ai tamponi al Moscati di Avellino; un contagiato a San Michele di Serino; due a Rotondi, appartenenti allo stesso nucleo familiare, mentre per altri due di Serino si attende l’esito del secondo test dopo che erano risultate negative al primo. A Moschiano, dove una 32enne di nazionalità romena era risultata positiva venerdì al tampone dopo essersi recata in ospedale per partorire, 40 persone che abitano nella palazzina in cui risiede la donna, sono state sottoposte ad isolamento e sottoposte a tampone L’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, temendo la possibilità di dover fronteggiare eventuali focolai, ha riaperto la palazzina Covid.

Preoccupano i nove nuovi contagi da Covid-19 in provincia di Avellino accertati nelle ultime 48 ore. I possibili focolai sarebbero stati originati probabilmente da persone che rientravano da paesi esteri. Sei persone residenti a Santa Lucia di Serino, tra cui un venezuelano di 69 anni ma da dieci anni residente in Irpinia, ricoverato sabato scorso in condizioni critiche anche per patologie pregresse, sono risultate positive ai tamponi al Moscati di Avellino; un contagiato a San Michele di Serino; due a Rotondi, appartenenti allo stesso nucleo familiare, mentre per altri due di Serino si attende l’esito del secondo test dopo che erano risultate negative al primo. A Moschiano, dove una 32enne di nazionalità romena era risultata positiva venerdì al tampone dopo essersi recata in ospedale per partorire, 40 persone che abitano nella palazzina in cui risiede la donna, sono state sottoposte ad isolamento e sottoposte a tampone L’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, temendo la possibilità di dover fronteggiare eventuali focolai, ha riaperto la palazzina Covid.

La donna romena, le cui condizioni insieme a quelle del bambino sono ritenute buone dai sanitari dell’azienda universitaria Federico II di Napoli dove è ricoverata, era recentemente tornata in Italia da un viaggio in patria a bordo di un pulmino insieme ad altri connazionali. Anche l’eventuale cluster di San Michele di Serino, sarebbe stato originato da persone, forse asintomatiche, tornate recentemente in Italia dall’estero. Fonte: mattino.it

 

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