A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Atalanta-Napoli

Curiosità su Atalanta-Napoli

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Atalanta-Napoli: con la vittoria degli orobici il sogno Champions per i partenopei, già molto difficile prima, è ormai svanito.

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Ieri sera si è giocata la sfida Atalanta-Napoli, valida per la 29° giornata del campionato di serie A, con i nerazzurri che si sono imposti col punteggio di 2-0. Ecco alcuni spunti “a mente fredda” sul match:

  • Un sogno poco reale: diciamo la verità neanche Gattuso ci credeva alla possibilità di provare a riaprire i giochi in chiave “Champions“, per cui è inutile recriminare più di tanto. La gara di ieri ci ha fatto capire però che c’è ancora un pezzettino di asfalto da correre se si vuole ritornare competitivi, ma la strada è quella giusta.

 

  • Novanta e non sessanta: gli approcci a ogni inizio di tempo del Napoli targato Gattuso proprio non piacciono al sottoscritto, c’è bisogno di ricordarsi che anche i primi quarti d’ora sono “contemplati nel regolamento”. Leggere il manuale del calcio in caso di dubbi…

 

  • Il “torello” poco gradito: non è ancora esploso l’amore tra la maglia azzurra e Politano, l’esterno partenopeo non deve limitarsi al sacrificio difensivo ma tornare a essere un fattore anche in zona gol. Ieri si è fatto notare soprattutto per la splendida giocata con cui il “Papu” Gomez lo ha superato, la fiducia di Gattuso c’è ma se poi sul mercato si cercano con insistenza Boga e Under vuol dire che il buon Matteo deve accelerare.

 

  • Il razzolare meglio del predicare: non ho gradito personalmente le dichiarazioni dei due allenatori, entrambi hanno sminuito l’avversario (poi Gattuso ha alzato la voce anche contro i suoi e ha fatto bene). E’ il classico caso in cui i tecnici sono stati più bravi a mettere in campo le squadre che non a parlare (almeno stavolta Gasperini non ha tirato fuori la solita fastidiosa lamentela).

 

  • I cinque cambi: quante volte gli allenatori hanno detto dopo una brutta prestazione “avrei cambiato tutta la squadra“, ecco dopo le due reti dell’Atalanta forse undici no ma quattro si (Ospina era già uscito per infortunio) e possibilmente anche subito per dare una scossa immediata.

 

  • I sospetti che danno di alibi: quanto corre l’Atalanta, chissà cosa c’è sotto. Ecco la cultura del sospetto per nascondere la superiorità in campionato degli avversari, poi se qualcuno sa qualcosa vada alla Procura a denunciare invece di lanciare sassi. Non è difficile fare i complimenti a chi sarà la vera mina vagante anche della final eight di Champions.

 

Articolo a cura di Marco Lepore

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