Gasperini sul campo, il ds Sartori sul mercato, Percassi alla parte finanziaria. Il mondo Atalanta strega tutti, c’è poco da dire. Altro che calcio di provincia che vince: questo è calcio che vince e basta. Una volta formavano giovani e li lanciavano. Ora li comprano (bravi) e già formati. L’Atalanta di Gasp ha cuore, muscoli e talento. Fa gol come nessun altro in Italia, il suo trio d’attacco Gomez, Ilicic e Zapata è divertentissimo e incontenibile. 80 reti, un record. Il Napoli di Gattuso ha cuore, muscoli e come primo intento ha quello di non prendere gol come una volta. Anche per questo sarà un bello spettacolo perché quel talento serve per valorizzare questa caratteristica. E infatti la squadra di Gattuso di gol ne ha presi meno di quelli dell’Atalanta: 10 nelle ultime 13 gare (comprese le coppe). Lì davanti ci sono il Papu Gomez un playmaker d’attacco, Ilicic che è trascinante e Duvan Zapata che De Laurentiis aveva pescato in Colombia ma che nel Napoli non è mai esploso. Non è un caso che, in tempi diversi, il patron azzurro li ha cercati per portarli al Napoli. Ma l’Atalanta non è più una squadra che vende per finanziarsi. Il cammino in Champions, i quarti di finale conquistati, il fatto di avere già in tasca per il secondo anno consecutivo il pass per la Champions, significa poter contare su introiti di almeno 150 milioni che arriveranno dall’Uefa. Il Napoli sa bene l’importanza di quei proventi: il suo fatturato dipende dalla partecipazione (o no) alla Champions e saltarla per la prima volta dopo 4 anni (l’ultima volta fu nel 15/16) non sarebbe un dramma. Ma finché c’è vita…
Fonte: il Mattino