È un’anima milionaria ma candida del pallone. Mai una parola fuori posto, a Napoli i giocatori ne hanno preteso l’esonero eppure lui non ha provato neppure una volta a replicare. È andato via senza una polemica: l’unica alzata, vera, di sopracciglio, solo quando Giacomelli lo ha mandato su tutte le furie per il rigore (netto) negato a Llorente. Mai un accenno di scandalo, mai una serata più lunga delle altre.
Praticamente, eccessivo nel senso opposto. E dunque, la notizia che Carlo Ancelotti è indagato dal fisco spagnolo per una presunta finta ai danni delle tasse, lascia tutti con la bocca aperta. D’altronde, da quelle parti, non hanno fatto sconti a nessuno negli ultimi anni. Da Mourihno a Diego Costa, da Cristiano Ronaldo a Messi, l’Agencia Estatal de Administración Tributaria non ha dato scampo.
Il caso Ancelotti è solo l’ultimo caso conosciuto di sportivi implicati in casi di frode fiscale. Per un ex campione di motociclismo, Sito Pons, la Fiscalia ha chiesto una condanna di 24 anni di prigione. L’ultimo della lista è stato Diego Costa, condannato a sei mesi di reclusione per non aver dichiarato al fisco spagnolo 1,1 milioni di euro. Ma anche José Mourinho ha passato gli stessi guai, senza dimenticare Cristiano Ronaldo, Leo Messi, Angel Di Maria. Casi tutti risolti grazie ad accordi con tanti zeri. Per la gioia delle casse spagnole.
Lo Special One chiuse il caso di evasione a suo carico per gli introiti derivati dalla vendita dei diritti d’immagine per gli anni 2011 e 2012, convertendo l’anno di carcere in una sanzione da 180 mila euro più il pagamento della di una multa pari al 60% dei 3,3 milioni di euro di tasse non versate. Una somma che Mourinho aveva incassato tramite una società con sede alle Isole Vergini Britanniche, eludendo così il Fisco spagnolo. A gennaio del 2019 a Ronaldo è andato assai peggio: ha pagato 18,8 milioni di euro accettando una condanna a 23 mesi di carcere che non sconterà, essendo inferiore ai due anni e non avendo precedenti penali. Fonte: Il Mattino