ESCLUSIVA – Paolo Bugini (scouting sett. giov. Renate): “Gattuso e Giuntoli? Quando il duro lavoro porta ai risultati”

All'interno l'intervista al responsabile dello scouting del Renate

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Il calcio è ripreso in Italia con la Coppa Italia, vittoria del Napoli e con i recuperi in campionato dove la classifica si è allineata. Nel frattempo anche i settori giovanili si sono fermati definitivamente, ma si tracciano i bilanci della stagione. Di questo ma non solo ilnapolionline.com ha intervistato il responsabile dello scouting del settore giovanile dai piccoli 2014 agli Under 15 nazionali del Renate Paolo Bugini.

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Da responsabile scouting del settore giovanile del Renate, qual è il bilancio delle squadre del vivaio? “In linea generale sono soddisfatto della crescita dei ragazzi e di un settore giovanile che ha ampi margini di crescita. Quest’anno il bilancio, dai 2014 agli Under 15 nazionali, lo possiamo prendere con le pinze, visto che la stagione agonistica non è potuta terminare per i motivi che noi sappiamo, però della gestione del club sul vivaio sono soddisfatto. La nostra società va ringraziata perché ci permette di lavorare in piena tranquillità e armonia, grazie ai presidenti Citterio e Spreafico. Ci aggiungo il vice-presidente con delega del settore giovanile Carlo Roda e del responsabile giovanile Riccardo Belotti e al segretario Ivan Corti. Infine aggiungo un grazie al responsabile di base Gabriele Parolari, con il quale condivido il lavoro svolto, infine tutte persone che collaborano con il club e con il nostro scouting ”.

Come responsabile dello scouting ti vorrei chiedere se questi mesi, come avete lavorato in piena pandemia? “Non ci siamo fermati, nel senso che abbiamo lavorato attraverso lo smart warking, i ragazzi si sono allenati in casa seguendo le direttive dei vari responsabili dello staff tecnico. Purtroppo per il tipo di lavoro che svolgo, non ho potuto girare per i campi, ad osservare calciatori. Mi auguro che la situazione si normalizzi nei prossimi mesi per tornare ad essere completamente operativi”.

Noi come giornale web seguiamo il settore giovanile e ti vorrei chiedere se hai notato nelle squadre campane una crescita a livello strutturale e tecnico. “Devo essere sincero non ti so dare una risposta certa sulle compagini campane, ma ti posso dire la situazione generale del settore giovanile. A mio avviso c’è bisogno di formatori, che seguono individualmente i ragazzi, farli crescere, senza pensare al risultato come obiettivo finale. Lavorando nel Renate ti posso dire ad esempio che tutto questo accade, si curano questi particolari e i risultati cominciano a vedersi. All’estero i settori giovanili sono più curati in maniera approfondita, anche in Belgio con l’Anderlecht, quindi c’è ancora molta strada da fare”.

Noi seguiamo con molta attenzione il calcio femminile. Il Renate anche in questo caso ci crede al movimento? “Io personalmente non me ne occupo, ma so che il Renate ci crede e anche tanto. E’ un movimento quello femminile che a mio avviso merita di essere preso in considerazione per la crescita che sta facendo e per i sacrifici che fanno le ragazze. Mi auguro che ci sia sempre più visibilità e ti confermo che la nostra società ci crede davvero tanto”.

Infine il Napoli ha vinto la Coppa Italia contro la Juventus. Cosa ne pensi del d.s. Giuntoli e del suo scouting? “Non ho ancora avuto il piacere di conoscere da vicino Giuntoli, però è chiaro che i risultati parlano a suo favore. E’ una persona che ha lavorato tanto per ottenere i risultati ed è arrivato in serie A. Lui e mister Gattuso sono persone che hanno fatto tutta una trafila per arrivare ai vertici e non è un caso la vittoria della Coppa Italia. Quando lavori tanto e lo fai con il giusto sacrificio, non puoi che ottenere il massimo possibile”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

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