Undici metri, ma dentro c’è una vita, c’è un dolore che non può sparire e resta lì, invincibile, mentre le lacrime sgorgano e solcano quel viso stordito che ha davanti agli occhi solo Francesca. «Il football mi ha dato tanto e la vita ora qualcosa mi ha tolto, non riuscirò mai a digerirlo. Ora penso ai miei genitori. Ma io sono anche stato un uomo fortunato, ho ricevuto, tanto, sono diventato grande, economicamente sono stato enormemente gratificato. Il dio del calcio ci ha premiato e lo abbiamo meritato». La sua notte è appena cominciata, è piena di malinconia e di una felicità che Gattuso deve soffocare per trasmettere a quegli uomini ciò che sente, ciò che deve, mentre osserva Callejon che stremato e stressato sta singhiozzando. «Avete mostrato personalità, carattere, c’è gente che va in scadenza e sta qui a piangere. Siete stati fantastici. Sono fiero di voi, sono orgoglioso di allenarvi. Siete stati straordinari».
Fonte: CdS