Ora il nemico è Maurizio Sarri, c’è poco da fare. Lui, stavolta, non può giocare sulle parole. Non sarebbe neppure giusto. «Volevamo la finale e siamo in finale. Vogliamo vincere e non mi importa niente di chi c’è dall’altra parte». Funziona così, d’altronde. Lui è in pieno clima partita. Ne fiuta già l’odore. Non vede l’ora che sia iniziata. «Mi girano i cogl… quando si dice che io in Italia non ho vinto niente, ho fatto tutte le promozioni sul campo senza saltare nessuna categoria. È un percorso difficile andare a prendere le promozioni nelle categorie inferiori».
Elogia, e come non potrebbe: «Dries è un grande giocatore. È stato capace di trasformarsi in un attaccante diverso da quello che era prima. Rino mi piace molto, è ragazzo schietto che parla diretto. Non sono sorpreso perché secondo me aveva fatto bene anche al Milan».
Sa che non è semplice giocare adesso, perché le partite sono assai simili a quelle di un torneo estivo «Quando riparte il Napoli ha una grande pericolosità. Ho avuto sensazioni brutte dopo la sconfitta in campionato, abbiamo commesso errori che contro palleggiatori come loro non si possono fare. Ci siamo allungati e abbiamo perso compattezza. A questo tipo di squadre questo non si può concedere. Sbagli che non possiamo ripetere». Senza Higuain, Sarri potrebbe riproporre Ronaldo centravanti o tornare a Dybala falso nove e ribadisce con orgoglio il percorso fatto fino ad adesso. «I risultati di questa Juve sono i migliori da tanti anni a questa parte: era da cinquant’anni che un tecnico esordiente non faceva questa media punti». Fonte: Il Mattino