Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, durante la sua intervista al quotidiano Il Mattino, oltre a parlare della ripartenza del calcio e delle problematiche affrontate in questo periodo, si è soffermato anche sul suo rapporto con il presidente del Napoli De Laurentiis e su Rino Gattuso:
Tra i presidenti con cui si confronta di più c’è De Laurentiis, che oggi lancia la sfida verso la conquista della terza Coppa Italia della sua gestione. «Ci siamo sentiti frequentemente, anche su argomenti non sportivi. È stato molto vicino a mio padre quando si è ammalato».
Il Napoli si è affidato a Gattuso per chiudere una stagione di grande sofferenza: da allenatore, come era da calciatore, dà l’idea di chi non molla. «È su un’altra panchina importante dopo quella del Milan, tutti sappiamo cosa rappresenta il Napoli nel mondo. Durante il lockdown ho visto e rivisto le partite del Mondiale del 2006 e quasi ci siamo dimenticati quale contributo abbia dato Gattuso per vincere la Coppa, con quella personalità e quella umiltà che ha anche da allenatore. Quando era al Milan, abbiamo talvolta fatto riflessioni sullo sport, sempre interessanti e concrete. Gli ho mandato un messaggio per la scomparsa della sorella e nella sua risposta c’erano tutte la sua forza umana e la sua sensibilità».
Le urla di Gattuso saranno urla nel silenzio degli stadi vuoti: ma fino a quando si giocherà senza spettatori? «Lo decide il governo. Si sta ragionando su una possibile riapertura il 14 luglio. Dipende da tanti fattori, anzitutto dalla curva dei contagi. Sembrava fino a poche ore fa che il calcetto potesse ripartire lunedì 15 e invece c’è stato un rinvio. Sono situazioni si valutano».