Se non ora, quando? Perché c’è un giorno, ed è scritto da qualche parte, in cui le storie finiscono: «Io all’uomo Koulibaly sono affezionato ed è anche per questo motivo che ho rifiutato un’offerta da 105 milioni. Però arriverà un momento in cui bisognerà cederlo per forza». Il conto alla rovescia, nell’immaginario collettivo, è cominciato il 17 ottobre 2019, quando De Laurentiis ha ammesso tutto quello che sarebbe stato semplice già intuire: e quando si aprirà il mercato, ed accadrà, sarà inevitabile che ricompaia il Manchester United, semmai anche il Psg. La scelta dell’erede non è poi così semplice e il Napoli ha più o meno stabilito le sue priorità, in una gerarchia che soltanto le richieste potranno modificare: Nicola Milenkovic (23 a settembre) è la primissima scelta, per vari motivi (tecnici, anagrafici, fisici) ma l’ostacolo è nella valutazione che la Fiorentina fa del difensore serbo. Poi, adesso alle spalle, c’è Gabriel dos Santos Magalhães (23 a dicembre) del Lille. (CdS)