Beppe Galli (pres. dell’AIACS Assoagenti): “La FIGC dia regole certe”
Dopo mesi di astinenza forzata, ecco un’estate di calcio no-stop. Un calcio d’agosto sicuramente diverso dal solito, soprattutto se si pensa a tamponi, ritiri, isolamenti e scenari di mercato, senza dimenticare i contratti in scadenza e i cartellini in prestito: sono tanti i temi sul tavolo. Ne abbiamo parlato con l’agente FIFA, Beppe Galli, presidente dell’AIACS Assoagenti.
Quali sono le preoccupazioni dei calciatori? «Tutti quelli che hanno ripreso a lavorare in campo stanno facendo i tamponi. I calciatori sono consapevoli che il calcio deve ripartire anche da un punto di vista sociale, oltre che economico. Parlando con i miei calciatori ho percepito tranquillità e grande senso di responsabilità. Non è vero che rifiutano il ritiro a prescindere ma ci vuole certezza sulle date. Stare in ritiro tanto per starci non avrebbe senso».
I campionati oltre il 30 giugno. Cosa succede con i contratti dei calciatori in prestito? «La Figc deve dare delle regole certe. Per adesso si è pensato troppo a tagliare gli stipendi e poco a tutto il resto. Il 30 giugno scadono molti contratti e ci aspettiamo una deroga finché dura il campionato. Ci vorrebbe un patto tra società con l’ok di leghe e federazione, più che accordi individuali con i calciatori. Con chi viene da campionati stranieri sarà più difficile. Potrebbero nascere tanti casi diversi e ingestibili»
Un calciatore svincolato al 30 giugno può rifiutare di scendere in campo dopo quella data? «Un regolamento internazionale serve a evitare casi come questo. È sempre una questione di professionalità e di buon senso. Spesso sono le società a non far giocare i calciatori con il contratto in scadenza, non il contrario. Chi ama il calcio non si tira mai indietro».
di Giorgio Marota (CdS)