Ai microfoni di TV Luna, il sindaco di Dimaro-Folgarida, “casa” del Napoli durante la preparazione estiva. Dalle Dolomiti, Andrea Lazzaroni parla del “probabile” ritiro azzurro: “Come tutta l’Italia abbiamo attraversato un periodo difficile, ma fortunatamente non siamo stati toccati in maniera tragica. Dopo l’alluvione dello scorso anno, anche questo è stato un momento complesso, ed in più economicamente complicato, perchè il Covid è arrivato nel pieno della stagione invernale. Per adesso, qui, si vive con molta calma e molta attenzione, c’è la ripresa, ma c’è anche la cautela. Il danno lo capiremo tra un po’ di tempo, probabilmente. La montagna, per i suoi spazi aperti, potrebbe essere una meta ambita per la prossima stagione estiva, ci stiamo attrezzando, ovvio che la vita sociale è cambiata ed occorrerà del tempo, ma questo non significa stare fermi, ma significa dare sicurezza, soprattutto ai nostri ospiti. In Val Di Sole, gli albergatori hanno chiesto di avere la possibilità di esprimere gratitudine, e lo hanno fatto mettendo a disposizione stanze per gli operatori sanitari che hanno combattuto in prima linea l’emergenza coronavirus. Noi abbiamo ricevuto gesti nobili, al momento dell’ alluvione, ed abbiamo ricambiato, ma in più c’è un motivo che scavalca tutti gli altri: è giusto farlo. Di solito, avere qui il Napoli ci costa lavoro, impegno, fatica, ma poi, quando il Napoli va via, non vedi l’ora che ritorni…Al momento, sul calcio, non ci sono fatti concreti. Per noi, il ritiro ad oggi, si fa. Noi siamo andati avanti lo stesso, il campo è in manutenzione. Vogliamo portarlo alla perfezione per il 10 di luglio, vogliamo essere pronti, con strutture ed infrastrutture. La volontà per arrivare all’ evento, non è mutata. Se non si farà, sarà solo perchè si deciderà contrariamente in merito per questioni “sanitarie” e di sicurezza. Per noi, il Napoli, significa movimento economico di milioni di euro, c’è un contratto di tre anni e per noi, ovviamente, è un momento importante. Il rapporto con i napoletani ed i tifosi del Napoli è diventato familiare. Ci si incontra, si sta bene, nella massima collaborazione e correttezza, ci accomuna un’appartenenza incredibile, che mette insieme il trentino orgoglioso di essere tale ed il napoletano che è partenopeo, sopra ogni cosa. Noi non lasciamo nulla la caso, se anche le date dovessero posticiparsi, ci saremo e se proprio non dovesse essere possibile, pazienza. Avere il Napoli, in questi anni, per noi è stato motivo di miglioramento, abbiamo creato strutture atte allo sport e il nostro campo è al momento, all’ altezza, delle squadre di livello che ci vengono a trovare”
