Spadafora lo ha già “approvato”: Mancano soltanto le linee guida sugli allenamenti, isolamento e tamponi: ecco le nuove regole.
Protocollo completato in base alle indicazioni ricevute dal Cts. Se c’è un positivo, arriva la Asl. Il protocollo per iniziare gli allenamenti di squadra è stato completato recependo le indicazioni del Cts. Il ministro Spadafora lo ha già “approvato” parlando alla Camera e ora manca solo la pubblicazione delle linee guida sugli allenamenti. A questo punto però non ci saranno sorprese.
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Il nuovo protocollo (che ha un nuovo formato) inizia con una premessa che suona come una risposta indiretta all’accusa mossa dagli scienziati del governo («la documentazione della Figc era largamente lacunosa e imperfetta»). «Le indicazioni redatte dalla Commissione Medico-Scientifica Federale – si legge – erano state concepite allo scopo di ridurre al minimo il rischio di contagio. Nella consapevolezza che, in quella fase della pandemia, e in mancanza di una prevenzione realmente efficace (vaccino), il rischio “zero” di contagio non esisteva e non esiste. Esse sono state aggiornate sulla base delle evidenze medico-scientifiche in divenire e hanno recepito le indicazioni del Cts che sono “da considerarsi stringenti e vincolanti ai fini della ripresa stessa”».
PRIMI PASSI E SCREENING
«La società dovrà identificare il gruppo squadra adottando le procedure mediche di screening in regime di assoluta sicurezza, evitando assembramenti. Del gruppo squadra faranno parte i calciatori, gli allenatori, i massaggiatori, i fisioterapisti, i magazzinieri, altri componenti dello staff, etc. e, naturalmente, il medico sociale. In questa fase, il gruppo dovrà essere ragionevolmente limitato nel numero». L’obiettivo è «creare un gruppo medicalmente coerente con le indicazioni già fornite dal Cts in merito alle misure per il contenimento epidemico».
Eccoci agli esami che alcuni club hanno già fatto dal 4 maggio in poi (la visita d’idoneità sportiva): «Tutti i membri del gruppo dovranno essere sottoposti, indicativamente 72-96 ore prima del giorno d’inizio degli allenamenti (da oggi-domani), a:
1) Anamnesi accurata: spostamenti, contatti con Covid positivi, sintomi specifici e aspecifici;
2) Visita clinica, temperatura corporea;
3) Tampone RT-PCR “rapido” (ripetuto una seconda volta a 24 ore di distanza) + Test sierologici (IgM, IgG) con prelievo venoso».
Previsti esami ancora più accurati, tra i quali una Tac polmonare ad alta risoluzione, per coloro che sono guariti dal Virus. «Qualora uno dei soggetti del gruppo squadra risultasse positivo dovrà essere immediatamente allontanato e seguirà le procedure previste dalle autorità competenti». Dunque sarà sotto la “giurisdizione” del medico dell’Asl. Fonte: CdS