Le voci del calcio in attesa che si decida “cosa fare”

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Appare sempre più difficile trovare unità di intenti e di modus operandi. La ripresa del calcio, gli allenamenti, le posizioni del Ministro dello Sport, fanno discutere ed alzare i toni. Molte voci fuori e dentro il coro. Molto duro Cellino, il presidente del Brescia. «Aspettiamo le decisioni della Merkel? È vergognoso. Abbiamo un presidente di Lega, uno della Federazione, uno del Coni, un ministro dello sport e attendiamo gli altri? A me non frega niente della Merkel e dell’Uefa: l’Italia deve decidere in autonomia, siamo senza dignità». E il del Sassuolo, Carnevali ha detto a Radio 24. «Preferisco non leggere le dichiarazioni del Ministro Spadafora ultimamente, ogni volta che parla è sempre qualcosa di negativo. Poi non si può mai sapere, perché da un giorno all’altro cambia idea con grande facilità». Tra i presidenti che hanno sempre spinto per la ripartenza c’è Lotito. «La salute è un bene primario. Però mi pongo un problema: far sposare la tutela della salute con la ripartenza, che consente a tante famiglie di portare a casa il sostentamento», ha detto a Lazio Style. «Il Governo si muove agitandosi da tutte le parti senza una linea ben chiara», il duro giudizio di Fabio Capello, ex tecnico del Milan.

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Il Mattino

 

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