La Lega spaccata tra i “duri”e chi vede a rischio gli accordi per il prossimo triennio diritti tv, guerra fredda
A breve partiranno le fatture, poi quindici giorni a disposizione dei vari broadcaster per saldarle
Le braci restano calde, ma non si sono ancora trasformate in un incendio. Nell’Assemblea di venerdì, infatti, i club non hanno trovato un’intesa sull’atteggiamento da tenere nei confronti delle televisioni, qualora non rispettassero la scadenza per il pagamento dell’ultima rata. La divisione, inevitabile, è stata tra falchi e colombe. Ovvero tra le società decise a far valere immediatamente i propri diritti, forti di un contratto che non prevede “correzioni” in caso di eventi di forza maggiore (come una pandemia e il conseguente stop del Governo) e tra quelle più propense al dialogo, invece che allo scontro, temendo poi le conseguenze che avrebbe una battaglia legale per il futuro, ovvero il prossimo bando per la vendita dei diritti per il triennio 2021/24.
15 GIORNI DI TEMPO
Il risultato è che non c’è stata una presa di posizione della Serie A. E quindi si aspetterà ciò che accadrà nei prossimi giorni, anche se troppo in avanti non si potrà andare. Nell’Assemblea precedente, era stato deciso di procedere con le fatturazioni già a metà della scorsa settimana. Alle televisioni, però, non sarebbe ancora arrivato nulla. Probabile che sia solo una questione di tempo. Anche se l’emissione, senza avere l’immediato pagamento, comporta per i club l’anticipo dell’Iva. A ogni modo, partendo dalla data della fattura, è previsto un margine di 15 giorni perché siano saldate. Superato quel periodo, poi diventa possibile passare alle vie legali, facendo scattare le ingiunzioni di pagamento. Fonte: CdS