Agresti:“Il calcio deve ripartire! Chi contesta fa demagogia da quattro soldi”
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Stefano Agresti, direttore calciomercato.com: “Sono sempre stato molto critico con le scelte del Governo, ho la sensazione che ci sia un forte condizionamento da parte di Malagò. Il presidente del CONI per motivi misteriosi, o forse no, nel tentativo di portare dalla propria parte il resto delle discipline, ha dimostrato avversione verso il calcio. Da questo punto di vista, ciò che mi stupisce è l’avversione continua del Ministro nei confronti del calcio bruciando sempre gli entusiasmi. E’ pericoloso dal punto di vista economico per le società pensare di allenarsi senza sapere se si andrà poi a cominciare il campionato, ma è anche vero che non si capisce da un giorno all’altro cosa accade con questa pandemia. Abbiamo la sensazione che sia tutto sotto controllo, poi in Germania hanno allargato la presa ed il contagio è risalito. Mi sento quasi in imbarazzo a dire che il calcio mi sembra oggetto di persecuzione, non capisco come lo si possa guardare come un gioco. Nel nostro Paese non è e non può essere un gioco, viviamo con i proventi del calcio, penso anche alla Serie B e Serie C che prendono soldi dalla Serie A e dobbiamo prendere atto del fatto che lo sport campa anche grazie a questo campionato. Non penso che in frabbrica si rischi meno che giocare al calcio, non penso che un cameriere rischi meno di un calciatore. E’ giusto progettare di far ripartire tutto, ma perché il calcio no? Per me resta un mistero. E’ uno sport che porta una cattiva fama perché è facile fare demagogia da quattro soldi, lo stesso Fazio con Spadafora. Mi pare che Fazio abbia un contratto da calciatore top, ma al di là di questo è brutto sentire che Cristiano Ronaldo campa lo stesso: lui sì, ma tutti gli altri intorno no”.