Allenamenti: Cosa fare per seguire il protocollo in vista della ripresa?

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COME CI SI ALLENA?

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Ipotizzati gruppi chiusi negli allenamenti in modo da mantenere le distanze interpersonali, turnazioni continue, sanificazione degli attrezzi in palestra, attività individuali, sostituzioni della strategia di allenamento con attività teorica. Nel riscaldamento dinamico si prevede di evitare che gli atleti siano in linea. Vengono suggerite «azioni di mitigazione ragionevolmente applicabili o la sostituzione con attività di minor rischio». E si fa cenno ad una preventiva «segregazione di atleti con diversi stati di suscettibilità al contagio».

Ad un certo punto si parla anche di droplet (letteralmente goccioline, ovvero la saliva nebulizzata) – vale per tutti gli sport ovviamente – e si sottolinea come sia più persistente in aria, per via della ridotta velocità di evaporazione. Si consigliano quindi distanze tra 5 e 10 metri tra soggetti in scia. Nello studio citato e preso a modello si dice anche che non viene considerato l’effetto del vento, che può sicuramente alterare il campo di moto del droplet in ambienti aperti. Immaginate quindi una situazione di droplet durante un allenamento di calcio. E immaginate tutte le misure necessarie per mitigare il contagio. Questo per dire di come e quanto sia complicato affrontare tutta la faccenda. Fonte: CdS

 

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