Cobolli Gigli: “Se fossi nel presidente Agnelli cercherei di ripartire per…”
Giovanni Cobolli Gigli (ex presidente Juventus) ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo durante la trasmissione Punto Nuovo Sport Show: “I giocatori controllati periodicamente con tamponi, sarebbero meno esposti di persone che vanno a lavorare prendendo mezzi pubblici. E’ giusto che lo sport riparta in massima sicurezza, il problema è lo stadio. Non capisco questi tentennamenti di Spadafora, al momento si deve riprendere a stadi vuoti: è inevitabile. Complicherà la situazione dei giocatori, ma porterà avanti un sistema industriale come quello del calcio che vive di un indotto che vale una percentuale del PIL italiano. Con i controlli sui giocatori che si dovranno allenare con intelligenza, e su tutti gli addetti ai lavori si può ripartire. Ho fatto una ramanzina amichevole a Buffon per aver baciato ed abbracciato Dybala nell’ultima partita, dovremo dare un limito alle reazioni emotive”.
Posizione di Agnelli?
“I media sono sicuramente un patrimonio importante per chi investe, ma i giornalisti dovrebbero sempre portare la verità, senza influenze. La Juventus è una società che ha fatto cose brillanti in questi anni, anche senza Champions, per farlo ha investito molto. E’ ovvio che abbia un problema di perdite che andrebbero a finire sul bilancio. Non so cosa pensano, ma se fossi nel presidente Agnelli cercherei di ripartire per recuperare ricavi. Non vorrei lo scudetto senza vincerlo sul campo, l’ideale è concludere il campionato e riagganciare il rapporto Serie A, Serie B e Serie C. Bisogna cercare di recuperare tutto per Settembre e poi ricominciare con gli stadi almeno parzialmente riaperti”.