BATTAGLIA E COPPE
In settimana i contatti tra i presidenti di Serie A saranno ancora più continui rispetto al solito, ma la volontà è quella di andare avanti e non considerare conclusa la stagione. A meno che non sia il governo a mettere la parola fine al calcio. Le conseguenza per il nostro sistema del pallone sarebbero devastanti, soprattutto se gli altri campionati europei ripartissero. Anche proseguire nell’incertezza però non è certo auspicabile, dicono in via Rosellini, soprattutto per i calciatori: con che testa lavorerebbero? Senza certezze trovare gli stimoli è complicato.
E poi riflettete su quello che potrebbe succedere se, dopo aver ripreso gli allenamenti (diciamo da metà maggio a inizio giugno), il campionato non fosse riavviato: a giugno la Juventus, il Napoli, l’Atalanta, la Roma e l’Inter dovrebbero nuovamente mandare in vacanza i loro calciatori per qualche settimana e poi richiamarli a luglio per una nuova preparazione in vista della ripartenza delle coppe europee. Sarebbe un balletto insostenibile, secondo il giudizio dei club. Fonte: CdS