Arrivano i carabinieri alla festa del capitano della Salernitana
Il capitano è generalmente il giocatore più rappresentativo di una squadra di calcio. Qualcuno dice che quella fascia ti rende «capitano» dentro e fuori il rettangolo di gioco, riportando a comportamenti corretti… sempre. Ma un compleanno è pur sempre un compleanno e c’è chi lo festeggia anche in tempo di Covid 19.Magari a numero chiuso, avrà pensato Francesco Di Tacchio, capitano della Salernitana, quando ha invitato a casa sua pochi, ma stretti, compagni di squadra per i 30 anni. Forse doveva solo essere un momento disvago, per spezzare la routine e la noia in tempo dimisure di contenimento, che è costato – a ciascuno dei partecipanti – una sanzione di 400 euro e un’ordinanza di isolamento fiduciario per quattordici giorni e che, di fatto, è paragonabile agli arresti domiciliari prevedendo anche «visite» di controllo da parte della polizia giudiziaria. Ad attirare l’attenzione su quella festicciola privata, è stata lamusica ad alto volume che, in un momento di silenzio forzato, ha infastidito i vicini di casa del capitano granata. Così qualcuno ha preso il cellulare e chiesto l’intervento dei carabinieri. Una pattuglia della sezione Radiomobile della compagnia Salerno (agli ordini del maggiore Adriano Castellari) è andata sul posto: i militari hanno bussato alla porta segnalata e, quando sono entrati nell’abitazione, hanno trovato, assieme a Di Tacchio, altre cinque persone, quattro delle quali giocatori della Salernitana. Si tratta dei difensori Walter Lopez, Marco Migliorini e Valerio Mantovani e dell’attaccante Niccolò Giannetti; quindi della giovane
fidanzata di Mantovani. La cosa è stata tenuta riservata fino a quando si è potuto ma era inevitabile che i loro nomi facessero rumore: sono infatti trascorsi circa sette giorni, dal momento che la festa si è svolta domenica scorsa, il 19 aprile. I sei sono stati segnalati anche agli uffici competenti dell’Asl per le dovute precauzioni sanitarie.
A fine settimana, dunque, la loro quarantena terminerà. In tempo, nel caso della ripresa degli allenamenti. Bisogna ora capire solo come si muoverà la società, se vorrà solo ammonirli o prendere provvedimenti sanzionatori.
Fonte: Il Mattino