Le paure dei medici sportivi in merito al protocollo FIGC

Inviata una lettera firmata da 17 club

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I medici sportivi (anche quello del Napoli, Raffaele Canonico) attraverso una lettera, sollevano le loro perplessità sul protocollo della Figc. Solo la richiesta di chiarimenti, ma è vero che la preoccupazione principale, ovvero le eventuali conseguenze legali in caso salti fuori durante gli allenamenti un giocatore positivo, è ancora senza risposta. Le società che hanno scritto sono Atalanta, Bologna, Cagliari, Brescia, Fiorentina, Inter, Lecce, Milan, Napoli, Parma, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spal, Torino, Udinese e Verona. Mancano Juventus, Lazio e Genoa. Il Napoli spinge sopratutto sulle «responsabilità medico-legali» perché sono le conseguenze, il timore di citazioni e di richieste di risarcimento danni a terrorizzare; in più il tema della disponibilità e della validazione di tamponi e test sierologici. E ancora come comportarsi se ci fosse un positivo a Covid 19, cosa fare se nello staff ci sono over 65, insomma, di tutto di più. Per la Figc il documento non è un ostacolo alla ripresa. E aggiungono: «I medici ci tengono ora a chiarire che tali documenti sono finalizzati esclusivamente alla tutela della salute dei tesserati e sperano che vengano unicamente utilizzati a tale scopo». In pratica, le problematiche sono state recepite tutte, ma ancora senza risposte.

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Il Mattino

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