«Credo che sia giusto che il campionato ricominci ma nella sicurezza di tutti». Lui non ci sarà, ma questo ritorno alla normalità è tra gli auspici di Leonardo Pavoletti che ieri sul suo profilo Instagram è stato protagonista di una lunga diretta con il cabaterrista Leonardo Fiaschi.
IL TUNNEL
Dovrà aspettare la prossima stagione per tornare tra i protagonisti del Cagliari ma intanto già vedere i suoi compagni poter giocare questo finale di torneo sarebbe un piccolo inizio. «A me non è cambiato molto perché io proseguo con la mia tabella di lavoro. La mattina mi alleno seguendo il lavoro di riabilitazione e poi dopo pranzo mi dedico al piccolo Giorgio».
Tra le sedute ad Assemini e il relax in famiglia, il bomber rossoblù sogna di poter tornare a lavorare regolarmente per lasciarsi definitivamente alle spalle la doppia rottura del crociato del ginocchio sinistro. Sta facendo il conto alla rovescia con il grande rammarico che, se non si fosse fatto male per la seconda volta, la sosta di campionato gli avrebbe permesso di giocare qualche partita dello scampolo di stagione ancora da disputare.
«Ora penso solo a rimettermi in sesto. Qui a Cagliari la situazione è abbastanza tranquilla. Qualche caso c’è stato ma per fortuna non come in altre parti d’Italia». Ancora gli ci vorrà tempo ma intanto sta provando a prendere le misure anche al nuovo allenatore isolano. «Zenga vive ad Assemini e quindi abbiamo avuto modo di vederci qualche mattina. Abbiamo scambiato qualche battuta e l’ho trovato molto simpatico ma ancora sul campo l’ho visto poco».
Al momento la priorità resta, comunque, quella di rimettersi in sesto per ritrovare pian piano la piena operatività e, dalla prossima stagione, gettare le basi per un rientro in grande stile. Grande la voglia di tornare ad essere quel supereroe, Pavoloso, capace con i suoi gol di testa, di infiammare tutto il popolo rossoblù e magari guidarlo verso traguardi importanti. Dopotutto, con un campionato tutto da dimenticare, la sua forza prorompente sarà moltiplicata e decisiva per un Cagliari che vuole pensare in grande.Fonte: CdS