NAPOLI – Qualcosa bisogna pur fare per ingannare il tempo e per scacciare l’ozio. E pensare può dare un senso alle giornate, riempirle di idee anche per disegnarsi uno schema. Una squadra non nasce così per caso, ha bisogno di scelte, che in genere stanno dentro a un Progetto, che talvolta sa di «parolone» e che invece ha un valore assoluto per fronteggiare i rimbalzi non sempre regolari del pallone.
Il Napoli del Terzo Millennio, quello dell’Era De Laurentiis, ha un proprio vissuto, da dieci anni sta in Europa: non sa – come nessun’altra – dove andrà a finire in questa stagione e cosa riuscirà a regalarsi, sperando che almeno la «normalità» ricompaia in fretta. Però è lecito, e anche doveroso, riflettere su se stesso, sulla propria identità, sulle esigenze che nasceranno, sui dubbi da rimuovere. E poi ci sono, incredibile a dirsi visto il momento, le sicurezze, quelle a cui aggrapparsi quando si ricomincerà e bisognerà (ri)costruirsi dentro. Fonte: CdS