Segni particolari: bellissimo. Quando accelera, quando disegna calcio con le sue traiettorie che squarciano orizzonti, persino quando sterza. Zielinski rientra i potenziali «fenomeni», ma deve ancora convincersene, come gli ha sussurrato con allusioni provocatorie il suo Ct, Brzeczek: «Quando si sveglierà e gli scatterà qualcosa nella testa, avremo un giocatore che il mondo ci invidierà. Stiamo aspettando che questo meraviglioso giorni arrivi, per lasciarci incantare». Zielinski è un talento esagerato, che spesso dà e qualche volta toglie a se stesso: è alla sua quarta stagione con il Napoli, s’è lanciato (e in che modo) con Sarri e si è confermato (e con quanta autorevolezza) con Ancelotti, prima di diventare l’elemento portante anche di Gattuso, che a De Laurentiis ha chiesto di accelerare il rinnovo. Ha un contratto in scadenza nel giugno del 2021 ma non ci sono timori sulla sua permanenza: restano da definire i cosiddetti dettagli, all’interno di una operazione ampia, da circa tre milioni netti a stagione. La sua volontà è chiara: restare nel Napoli. E anche quella del Napoli: tenerselo tutto e solo per sè. I numeri sono avvolgenti: 178 presenze e anche ventidue reti, la capacità di riempire la zona centrale ovunque e semmai anche di inventarsi terzo offensivo (a destra o a sinistra, mettetelo dove volete) nel tridente. Due sole panchine per lui (in campionato): irrinunciabile. Fonte: CdS