De Paola: “La Juve non vuole ignorare le disposizioni di salute pubblica”

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In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’,  in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Paolo De Paola, giornalista: “La posizione di Diaconale è ragionevole, perché parla di possibilità di tornare a giocare, non di farlo per forza. È una vita che mi batto sulla questione sportiva. La Juventus non vuole lo scudetto a tavolino, quale sarebbe il vantaggio di chiudere il campionato senza avere lo scudetto? Un’attenzione ai propri interessi economici deve esserci, parlando dei 90 milioni, è una soluzione che verrebbe sospesa se si riprendesse a giocare. La Juventus non vuole andare oltre le disposizione di salute e morale pubblica, ci sono tutti i tempi tecnici per concludere il campionato facendolo terminare anche ad agosto in regioni con meno esposizioni al virus, c’è volontà a riprendere”.

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Ha aggiunto: “In Spagna come termine ultimo per riprendere c’è il 28 giugno, bisogna fare un discorso simile anche in Italia. Quella del Torino, della Sampdoria, è preoccupazione per la salute pubblica. Alcune società, come Milan, conviene risparmiare sugli stipendi che ricevere la rata dei prossimi diritti TV, ci possono stare ragionamento del genere. Capisco che la Juventus può essere la squadra più odiata, ma gli scudetti, si vincono sul campo, non a parole e odiando una società. Purtroppo le interpretazioni fatte nei titoli spesso sono macchinose e basta solo quello. Una pagina sulla Juventus ha puntualizzato sul fatto che lo scudetto di cartone non è accettabile, subito Gianni Agnelli ha messo un mi piace. Scappare dalla Juve? Non lo trovo opportuno, come non ritengo che il tampone sia stato fatto alla moglie di Rugani e non ad un padre di famiglia”.

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