Vigna: “Riduzione stipendi solo dopo aver fatto chiarezza”
L’avvocato Mario Vigna ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo durante la trasmissione Punto Nuovo Sport Show: “Mi occupo di arbitrati sportivi anche a livello internazionale e la FIBA ha cercato di mandare un messaggio alle varie Federazioni cercando di trovare accordi per evitare un contenzioso. Auspico che ciò avvenga anche in ambito calcistico. Magari servirà anche qui un input dall’altro, ma sono certo che la FIGC vorrà un accordo tra tutti. Quello fatto dalla Juventus è sicuramente un accordo aziendale, di secondo livello, che potrebbe fare un po’ da guida per le altre società. Credo che le altre società in questo momento stanno cercando di capire se la competizione ripartirà o meno, in una sorta di limbo”.
Ha aggiunto: “La Juventus aveva un problema legato alla quotazione in borsa, con un ribasso preoccupante. Ma credo che la policy attendista degli altri club. Relativa anche alla prosecuzione o meno delle competizione. Deriva dal fatto che gli scenari giuridici possono cambiare molto a seconda del fatto se la competizione si terrà o meno. Qualora dovesse svolgersi, i giocatori saranno chiamati a lavorare. Se non dovessero ripartire, i calciatori si troverebbero in una impossibilità definitiva di non poter svolgere il proprio lavoro“.
Inoltre: “E’ evidente che tutte le prestazioni da oggi al 30 giugno sarebbero da considerarsi impossibilitate in maniera permanente e quindi i club potrebbero optare per sospendere gli aspetti contrattuali, di chiedere di non dover corrispondere i salari per i mesi nei quali la prestazione sportiva non è stata resa. Parliamo di norme che si applicano a tutti i contratti inclusi a rapporti di lavoro come quelli dei calciatori. E’ una situazione complessa perché bisogna andare a vedere cos’è la prestazione di un giocatore”.
Infine: “Alcune società non stanno esonerando totalmente i giocatori dalle proprie prestazioni. Già dare un piano d’allenamento a casa gli stai chiedendo una prestazione. Nel momento in cui ci sarà più chiarezza, si parlerà di riduzione dei compensi. Quando si capirà la portata ed il fenomeno delle competizioni. Potrà esserci una concertazione con l’AIC”.