Fare il calciatore nel 2020: la tecnologia al centro di tutto
Anche il mondo del calcio ha ceduto al fascino delle nuove tecnologie. Non a caso nel corso degli anni è infatti cambiato radicalmente il rapporto tra i calciatori ed il mondo esterno. Oggi, infatti, i campioni del mondo del pallone sono sempre più social ed i fans hanno la possibilità di assisterli lungo le attività quotidiane attraverso i social.
Allo stesso modo la tecnologia ha migliorato il mondo del calcio. Basti pensare alla Var, oppure alla goal line technology. La moviola in campo, come tradotta a volte in modo spannometrico, è un sistema di supporto all’arbitro mediante l’impiego di strumenti tecnologici. L’utilizzo del VAR è stato approvato dall’IFAB (International Football Association Board), l’organizzazione preposta a promuovere le novità regolamentari. Fisicamente e geograficamente la VAR Room è una stanza allestita in ogni stadio o, più raramente, all’esterno.
Ci lavorano i tecnici deputati alla valutazione dei gol/ non gol e i due arbitri: VAR e AVAR. Il primo è l’arbitro video, una nuova professionalità introdotta proprio grazie all’innovazione tecnologica e formato alla valutazione delle azioni di campo con la metodologia classica della moviola digitale. L’AVAR non è altro che un assistente del primo. A inizio gennaio 2018 il primo bilancio semestrale di utilizzo della moviola in campo ha segnalato 45 interventi complessivi: 18 rigori concessi grazie alla revisione video e 7 tolti. In nove occasioni sono stati annullati dei gol per fuorigioco e in tre invece sono stati concessi dopo aver fischiato. Rivoluzione alla ricerca dell’equità.
La goal line Technology
E’ stato l’istituto di ricerca Fraunhofer a brevettare per il primo il sistema di Goal-Libe Technology. Il calcio europeo e mondiale, sempre più veloce, sempre più sul filo del rasoio soprattutto nella concitazione dei minuti finali, non ce la faceva più. Troppi ormai episodi di palla interamente oltre la linea di porta, non visti. Era diventato insopportabile. L’occhio umano non ce la faceva più. Il sistema in funzione adottato dalla Serie A italiano è il GoalRef. La struttura tecnologica fa leva su campi magnetici a bassa frequenza.
Un campo magnetico viene creato per tutta l’area di porta, cioè dalla linea di porta fino alla rete vera e propria. L’altro campo magnetico fondamentale per arrivare al risultato finale, è presente attorno al pallone stesso.
Un circuito elettronico passivo “iniettato” nel pallone della partita, rende possibile, fa diventare realtà, l’induzione magnetica. A loro volta, vengono applicati degli induttori sulla porta. E’ questa l’interazione determinante per arrivare alla notizia che interessa da vicino tutto il mondo del pallone, e cioè se è gol o non è gol.
A vivere di pari passo sono il circuito elettronico sul pallone e gli induttori della porta: ognuno dei due “fattori” è esso stesso un campo magnetico ed entrambi sono collegati, in comunicazione, fra loro, “parlanti”.
Le variazioni e i movimenti sono stati declinati, sintetizzati e processati da un software creato appositamente. E’ proprio dal software che parte il segnale, assolutamente e rigorosamente criptato, destinato all’orologio al polso dell’arbitro con tanto di vibrazione. Goal o Non-Goal? E’ il momento in cui si decide il risultato di una partita, con la scritta inequivocabile che raggiunge il direttore di gara.
La tecnologia ed i calciatori
Come detto i calciatori, da ragazzi dei nostri giorni, sono sempre più pervasi dalla tecnologia non solo nel tempo libero, magari giocando online o su siti come NetBet casino, ma anche poco prima di entrare in campo ascoltando musica nello spogliatoio. Sono davvero tanti, ad esempio, i calciatori che si sfidano alle console di ultima generazione. Uno di questi è Paul Pogba, ex Juventus. Lui e Dybala erano molto attenti ai giochi di calcio. Pogba infatti, aveva soprannominato Dybala “quadrato R2”, i tasti che devi premere alla Playstation per fare il tiro a giro: fa sempre gol così. “Io alla play gioco anche con me stesso” – disse Pogba – e a volte mi arrabbio, perché il Pogba del videogame gioca meglio di me: “Com’è possibile?”.
Altro appassionato è Ciro Immobile. Il bomber della Lazio è stato al centro di un siparietto davvero esilarante con la sua moglie Jessica.
Nel video, si vede la donna, cercare di distrarre il marito, attentissimo e focalizzato solo a giocare alla Playstation. Nemmeno una voce sensuale e la richiesta specifica di qualche attenzione in più però, è riuscita a scrollare il Ciro nazionale dalla console. Sembra infatti che Immobile sia un vero patito dei videogame e lo dimostrò anche in occasione degli europei di Francia dove si fece ritrarre, rigorosamente in pausa, in una foto con Simone Zaza, attentissimi davanti alla tv a giocare a Pes.